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Il CONAI celebra i venticinque anni di attività. L’Italia è seconda in Europa nel riciclo

where Roma when Mar, 29/03/2022 who roberto

Secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, l’Italia è seconda in assoluto nel riciclo pro-capite degli imballaggi, dietro al Lussemburgo e davanti alla Germania, annuncia il presidente Luca Ruini

“Nel 1998, meno di un anno dopo lafo8adclwqaoju6t.jpg nascita del sistema CONAI, l’Italia avviava a riciclo poco più di 3 milioni e 300.000 tonnellate di rifiuti di imballaggio all’anno: circa il 30% dell’immesso al consumo. Negli ultimi anni è arrivata a triplicare questo numero, arrivando a oltre 9 milioni e mezzo ogni anno. Più di sette imballaggi su dieci ogni anno possono avere una seconda vita”. A spiegarlo è il presidente di CONAI Luca Ruini in occasione dell’evento alla Camera dei Deputati che apre le celebrazioni per i 25 anni del Consorzio Nazionale Imballaggi. Il Consorzio, garante per l’Italia del raggiungimento degli obiettivi di riciclo degli imballaggi imposti dall’Unione Europea, arriva al giro di boa forte di risultati che mettono l’Italia in una posizione di leadership in Europa in questo settore dell’economia circolare. “Negli ultimi ventiquattro anni il Paese ha avviato a riciclo un totale di oltre 170 milioni di tonnellate di imballaggi” afferma il presidente Ruini. “Secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, l’Italia è seconda in assoluto nel riciclo pro-capite degli imballaggi, dietro al Lussemburgo e davanti alla Germania”.
 
Risultati raggiunti
I ventiquattro anni già trascorsi sono stati segnati dal sostegno ininterrotto a un settore dell’economia circolare italiana che riguarda poco meno del 30% dei rifiuti urbani. Tra il 1998 e il 2021 il sistema consortile ha versato ai Comuni italiani 7 miliardi e 370 milioni di euro per coprire i maggiori oneri della raccolta differenziata, ossia la differenza di costo fra il buttare tutto in discarica in modo indifferenziato e la corretta separazione dei materiali di imballaggio quando arrivano a fine vita. Vi si aggiungono più di 4 miliardi di euro destinati dal sistema al finanziamento di attività di trattamento, riciclo e recupero. “Un totale di oltre 11 miliardi di euro. Sono risorse di tutte le aziende che costituiscono CONAI: sono state loro a farsi carico dei costi del corretto fine vita degli imballaggi. Con un unico obiettivo: non devono avere un impatto sull’ambiente quando diventano rifiuti” commenta il presidente Ruini.
 
25 anni di benefici
CONAI ha un ruolo di sussidiarietà al mercato. ”Garantisce il ritiro dei rifiuti di imballaggio che gli vengono affidati su tutto il territorio nazionale e a qualsiasi condizione di mercato” spiega il presidente Ruini. “Oggi gestisce poco più della metà degli imballaggi avviati a riciclo. E assicura il rispetto del principio della responsabilità estesa del produttore: produttori e utilizzatori sono responsabili dei loro imballaggi anche nella fase del fine vita, quando diventano rifiuti”. Un impegno che finora ha evitato il riempimento di circa 183 nuove discariche di medie dimensioni. Ma i benefici ambientali prodotti nei ventiquattro anni che precedono questo 25simo anniversario accendono i riflettori anche su un altro ruolo del riciclo: quello di attore nella lotta contro il cambiamento climatico. “L’impegno di CONAI ha permesso di evitare l’emissione in atmosfera di circa 56 milioni di tonnellate di anidride carbonica - svela Ruini. - Equivale alle emissioni di circa 130.000 voli Roma-New York andata e ritorno”. Impressionante anche il risparmio di materia: quasi 63 milioni di tonnellate. Il termine di paragone che il Consorzio usa è quello della Torre Eiffel: “Parliamo dell’equivalente in peso di circa 6.300 Torri Eiffel. Ma in questi ventiquattro anni il lavoro del Consorzio ha permesso anche un risparmio di energia pari a quella che consumano circa 200 milioni di persone in un anno. 
 
La storia 
Nato nel 1997 con l’emanazione del Decreto Ronchi, CONAI è un consorzio privato senza fini di lucro costituito da produttori e utilizzatori di imballaggi: è garante per l’Italia degli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti dalla normativa italiana. Al sistema consortile aderiscono circa 750.000 imprese. Il sistema consortile costituisce in Italia un modello di gestione da parte dei privati di un interesse di natura pubblica: la tutela ambientale, in un’ottica di responsabilità condivisa tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini, che va dalla produzione dell’imballaggio alla gestione del fine vita dello stesso. CONAI indirizza l’attività e garantisce i risultati di recupero dei Consorzi dei materiali: RICREA per gli imballaggi in acciaio, CIAL per gli imballaggi in alluminio, COMIECO per gli imballaggi in carta e cartone, RILEGNO per gli imballaggi in legno, COREPLA per gli imballaggi in plastica e COREVE per gli imballaggi in vetro. A dicembre 2020 ha iniziato a muovere i primi passi il settimo Consorzio del sistema CONAI: BIOREPACK, per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica.
 
Gli interventi dei presidenti dei consorzi CONAI li trovi in pagina Approfondimenti 

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