La differenziata arriva al Giro d’Italia grazie al progetto “Ride green”
Presentato il nuovo programma dedicato all’ambiente e alla raccolta differenziata alla Corsa Rosa
Anche al Giro d’Italia si punta alla raccolta differenziata dei rifiuti. Il progetto si chiama “Ride Green” ed è stato pensato da RCS Sport e sviluppato in collaborazione con E.R.I.C.A. L’iniziativa prevede che, per tutte le 18 tappe italiane, all’interno delle aree di partenza e arrivo, verranno differenziati tutti i rifiuti prodotti (carta e cartone, plastiche, metalli, vetro e organico), cercando di ridurre così al minimo i rifiuti non recuperabili. Su questo tema verranno sensibilizzati i cittadini, gli addetti ai lavori e i media.
Queste iniziative legate all’ambiente sono alcune di quelle dedicate alla Social Responsability che il Giro d’Italia attiva ogni anno. Il progetto Ride Green rientra in un più ampio progetto Green che punta a far diventare la Corsa Rosa un evento ecosostenibile. Nel 2015 il WWF ha realizzato uno studio sull’impatto ambientale del Giro d’Italia. E’ stato stilato un piano di azione di cinque anni, con l’obiettivo di ridurre le conseguenze sulla natura e di far diventare il Giro un’eccellenza nel panorama degli eventi internazionali. Uno dei primi passi inseriti in questo progetto riguarda proprio la gestione dei rifiuti.
Il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Barbara Degani alla presentazione di Ride Green ha detto di essere “felice oggi di poter continuare su questo filone, presentando il lato green di uno dei più popolari eventi sportivi italiani: il Giro d’Italia. Affidare ad un evento che raggiunge capillarmente tutto il territorio italiano un messaggio virtuoso di rispetto per l’ambiente, per l’ecologia, per la cultura e le bellezze italiane veicolando il messaggio che la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti sono buone pratiche che tutti e ovunque devono perseguire è per noi di importanza strategica. Sono convinta, così come è stato per Expo, che grazie a questa svolta Green anche il Giro d’Italia avrà molti altri follower a livello internazionale, ma si potrà fregiare di essere stato il Primo evento sportivo a dare il buon esempio”.
Gaetano Benedetto, Direttore Generale di WWF Italia, ha sottolineato come: “Il WWF crede che ovunque sia possibile ridurre il peso ambientale delle nostre attività, se grandi eventi come il Giro d’Italia iniziano a farlo il messaggio positivo e concreto che viene dato è destinato a trasformarsi in altre azioni altrettanto concrete. Già in passato il Giro d’Italia è stato un formidabile alleato per la divulgazione di messaggi ambientali quali l’importanza delle aree naturali protette o la salvaguardia di specie simbolo quali il lupo, oggi la sfida è ancora attuale e riguarda la promozione del senso di responsabilità che tutti devono avere, esattamente come ci dicono le Nazione Unite e l’Unione Europea, esattamente come ci invita a fare Papa Francesco”.
Per l’Amministratore Delegato di E.R.I.C.A., Roberto Cavallo, “Gli obiettivi dichiarati sono quelli di raccogliere più differenziata possibile, avviare a riciclo i materiali raccolti e misurarne le performance. Tutto attraverso un lavoro di sensibilizzazione e comunicazione che ci permetta di far passare questo importantissimo messaggio. A lavorare sul campo ci saranno sette persone su tutto il Giro oltre 216 volontari che incontreremo lungo il percorso. Le postazioni di raccolta saranno 77 divise tra partenza e arrivo. Vorrei ringraziare inoltre tutti i partner che ci accompagneranno in questa bella sfida e che danno un contributo fondamentale per la riuscita dello stesso”.