Imballaggi

Il danno erariale per una raccolta prossima allo zero ammonta, secondo i giudici contabili, a oltre 3 milioni di euro

Una percentuale di raccolta differenziata che, tra il 2006 e il 2013, è stata “del tutto irrisoria, prossima allo zero”. Per questo motivo sei dirigenti e due funzionari del settore Ambiente del Comune di Giugliano in Campania (Napoli) sono considerati, dalla Procura regionale della Corte dei Conti della Campania, responsabili di un danno erariale quantificato in oltre 3 milioni di euro. È il risultato delle indagini svolte dai militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, su disposizione del vice procuratore regionale Marco Catalano, che hanno notificato nei confronti dei dirigenti e funzionari un invito a dedurre.
Le indagini condotte dai militari del gruppo di Giugliano in Campania hanno ricostruito, a partire dal 2006, le attività poste in essere dall'ente attraverso l'adozione di vari piani integrati di raccolta dei rifiuti solidi urbani e assimilati, piani che “non hanno mai raggiunto risultati apprezzabili”.

In base alla documentazione acquisita, i finanzieri hanno accertato che il Comune di Giugliano, nel periodo tra il 2006 e il 2013, ha raggiunto una raccolta differenziata "del tutto irrisoria, prossima allo zero".  Ciò, secondo gli investigatori, ha comportato "un duplice danno erariale per il Comune, danno che si è poi riversato sui contribuenti, derivante sia dalla maggiorazione sullo smaltimento, sia dal mancato introito dei ricavi conseguente all'applicazione della riduzione di legge". Secondo la Procura contabile, il danno “non sarebbe stato patito se fosse stato posto in essere il dovuto controllo e la dovuta attenzione nella programmazione dell'attività amministrativa”.