La filiera della carta vale quasi 22 miliardi di euro: l’1,3% del PIL
Il tasso di riciclo negli imballaggi raggiunge l’87%, superando l’obiettivo dell’85% al 2030. I dati pubblicati nell’Assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica
Vale 22 miliardi di euro il giro d’affari della filiera carta e grafica Made in Italy, in cui spicca un saldo commerciale con l’estero di 3,5 mld €, che rappresentano l’1,3% del PIL e ne confermano il ruolo di protagonista nella manifattura italiana, analogo all’intero sistema moda (1,1%). Un’eccellenza del Made in Italy che svolge un ruolo essenziale nella transizione ecologica e digitale. Sono i numeri presentati oggi all’Assemblea pubblica della Federazione Carta e Grafica, durante la quale si è fatto il punto sull’andamento della filiera e sul suo ruolo strategico nella transizione ecologica
Crescono gli imballaggi
Nel 2020 il fatturato della filiera ha subito una contrazione di 2,6 mld € (pari al -10,8%), rispetto al valore già in riduzione del 2019, scontando gli effetti della riduzione della domanda sia interna che estera (-12,2% ciascuna). A fine anno si attenuano, però, le dinamiche negative con settori in crescita come l’imballaggio e i prodotti per usi igienico-sanitari, fondamentali durante i lockdown.
Il neo-presidente Bona: fanno sperare i pre-consuntivi
”L’essenzialità riconosciuta alla filiera durante la pandemia ci ha consentito di limitare i danni nel 2020, mentre avanzava il dibattito sul Recovery Fund nell’ambito del quale siamo rientrati a pieno titolo fra i ‘settori faro’ del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, ha affermato Carlo Emanuele Bona, neo-eletto Presidente della Federazione Carta Grafica.“Fanno ben sperare per l’anno in corso i pre-consuntivi del primo trimestre 2021 che evidenziano un modesto recupero del fatturato complessivo (+0,9% sullo stesso periodo 2020), in larga parte connesso con la parziale ripresa della componente interna della domanda (vendite interne +4,7%), a fronte della prosecuzione dell’andamento negativo dell’export (-4,9%), anche se con trend diversi tra i settori”, aggiunge Bona. “Il nostro Paese è campione di circolarità, con il 61% delle carte e cartoni prodotti in Italia realizzati a partire da carta riciclata e per alcune produzioni (carte e cartoni per cartone ondulato) la carta da riciclare è l’unica materia prima, con tassi di riciclo che nel comparto dell’imballaggio sono oltre l’87%, per la prima volta sopra il valore obiettivo dell’85% fissato dalla direttiva per il 2030. L’Italia è al secondo posto, dopo la Germania, in Europa per i volumi di carta da riciclare impiegati annualmente nelle proprie produzioni”, ha spiegato Girolamo Marchi, Presidente uscente della Federazione.