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Il rapporto sul riciclo nel 2023. Ecco che cosa è stato detto all’incontro

where Milano when Mar, 19/12/2023 who roberto

Tra gli interventi proposti durante la conferenza nazionale sull’industria del riciclo: intervenire sui ritardi dei Raee e nei nuovi settori. Positivo l’impatto del Regolamento Ue. I commenti di Ronchi e Capuano

L’Italia non si deve sedere sui edo-ronchi-1.jpgpositivi risultati raggiunti, ma deve fare ulteriori passi avanti nel riciclo dei rifiuti: è quanto sostenuto dagli interventi della Conferenza Nazionale sull’Industria del riciclo. Questo salto di qualità nella circolarità della sua economia è molto importante sia per la competitività economica di un Paese grande importatore di materie prime, sia per ridurre i suoi impatti  climatici e ambientali.
 
Che cosa serve
Che fare dunque? Occorre recuperare i ritardi che permangono in alcune filiere (come i Raee), sviluppare nuovi settori (come il riciclo delle batterie e dei pannelli solari), rafforzare i mercati delle materie prime seconde in modo che si riduca il consumo di materie prime primarie e sviluppare alcune innovazioni in alcune filiere (come il riciclo chimico delle plastiche). Gli emendamenti alla proposta della Commissione di Regolamento sugli imballaggi approvati dal Parlamento Ue, pongono nuove sfide per rafforzare il riciclo puntando ad aumentare il riutilizzo di imballaggi riutilizzabili, quando tale riutilizzo è fattibile e comporta un  significativo vantaggio ambientale; non impongono come unico modello quello basato sul deposito cauzionale, ma consentono modelli diversi, con elevate performance, come quello del Conai-Consorzi di filiera, basato sul contributo ambientale pagato dai produttori e dagli utilizzatori.
 
I commenti
“L’anno che si sta per concludere - ha detto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibile che ha coordinato la stesura del rapporto – non è stato un anno facile per l’industria del riciclo in Italia: i costi ancora alti dell’energia, le difficoltà di mercato di diverse materie prime seconde e l’incertezza generata da alcune misure contenute nella proposta iniziale del Regolamento imballaggi hanno contribuito ad alimentare preoccupazioni per molte imprese del settore.  Il quadro si va però schiarendo e migliorando anche perché il settore è ormai consolidato e resiliente. Le iniziative prese presso le istituzioni europee, con proposte e argomentazioni non solo di settore, ma di interesse generale, hanno inciso e si ritrovano in alcuni degli emendamenti approvati dal Parlamento europeo che ha fatto un buon lavoro.  Il nuovo Regolamento va sostenuto e applicato”.
“L’economia circolare – ha sottolineato Ignazio Capuano presidente del Conai - è un ramo importantissimo della nostra economia. E la nostra industria del riciclo fa scuola in Europa: anche il testo proposto dall’ultima versione del Regolamento imballaggi ne riconosce l’importanza. Uno stimolo a fare sempre meglio, soprattutto in un Paese povero di materie prime come il nostro: siamo già campioni nel campo del riciclo degli imballaggi, ma dobbiamo potenziare i risultati nazionali avendo la tutela ambientale come vero, unico obiettivo. Credo sia il momento di unire le forze e impegnarsi in questa direzione”.

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