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Ricerca. La raccolta differenziata si conferma un indicatore di responsabilità civile

where Milano when Mar, 16/06/2020 who roberto

L’88% dichiara che farsi carico della raccolta differenziata è un gesto utile alla collettività, a maggior ragione perché compiuto in assenza di benefici economici individuali

Comieco ha reso disponibile l’edizionedifferenziata.jpg 2020 dell’Osservatorio sul Senso Civico degli Italiani realizzato in due tranche, una in febbraio e la seconda in maggio 2020, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Ipsos. Svolta dal 2001 con cadenza annuale o biennale, l’indagine Comieco-Ipsos di quest’anno fornisce un contributo analitico e di conoscenza particolarmente significativo a fronte dell’evento globale che ha contrassegnato il primo semestre 2020: l’epidemia di COVID-19.

La pandemia ci ha cambiato
Lo spartiacque costituito dalle drastiche misure di distanziamento sociale emerge chiaramente nella crescita dell’attenzione e della fiducia degli italiani nei confronti degli altri e della collettività. Rispetto a prima dell’epidemia, infatti, cala di 4 punti - dal 26% al 22% - la percentuale di coloro che considerano che la principale responsabilità di una persona sia verso la propria famiglia e non verso la collettività. È lecito perciò affermare che la pandemia ha mitigato quella inclinazione al “familismo amorale” che era aumentata costantemente da inizio millennio (11% nel 2001, 28% nel 2018), accelerando peraltro un trend in discesa già in atto. Rispetto alla rilevazione di febbraio, inoltre, cresce il consenso verso affermazioni di fiducia nei confronti degli altri (+4%). 
 
Il lockdown ha confermato il ruolo della differenziata
La raccolta differenziata, espressione elettiva del senso civico inteso come attenzione all’ambiente e alla collettività, non ha subito battute d’arresto a causa del lockdown. La maturazione della sensibilità ambientale avvenuta nell’arco di 15 anni - con l’attenzione alla qualità dell’ambiente che sale al terzo posto nelle priorità degli italiani accanto a “sicurezza e “amore” e l’aumento dal 65 al 91% per quanto riguarda l’attenzione nel differenziare carta e cartone - è confermata dall’indagine demoscopica. Ben l’88% dichiara che farsi carico della raccolta differenziata è un gesto utile alla collettività, a maggior ragione perché fatto in assenza di benefici economici individuali.   “Malgrado lo stravolgimento della quotidianità dovuto all’emergenza sanitaria, 1 italiano su 2 ha dichiarato di prestare maggiore attenzione alle abitudini che hanno a che fare con le regole di convivenza civile. Tra queste, spicca la raccolta differenziata che per il 30% degli intervistati è stata fatta anche più diligentemente” - commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale Comieco. “In particolare, la filiera della raccolta differenziata di carta e cartone ha continuato a garantire l’efficienza del riciclo anche in piena pandemia. Solo nei mesi di marzo, aprile e maggio Comieco ha erogato ai Comuni in convenzione per i servizi di raccolta oltre 30 milioni di euro. In definitiva, possiamo dire con orgoglio che tutto il sistema della raccolta differenziata ha tenuto in un momento difficile, anche grazie all’impegno e alla collaborazione dei cittadini”.
 
Responsabilità civile
Messi di fronte alla situazione emergenziale del tutto inedita, gli italiani hanno riscoperto una rinnovata responsabilità civile che conferma, tuttavia, la sua origine nella sfera privata. Il campione Ipsos, infatti, è omogeneo nell’indicare come fonte del senso civico i valori individuali (79%) che si formano principalmente all’interno della famiglia (65%): fondamentale in questo senso è insegnare fin da piccoli a prendersi le proprie responsabilità nei confronti della collettività (72%). Nella formazione del senso civico cresce anche il ruolo chiave riconosciuto all’educazione (51%, +1%), mentre è secondaria la rilevanza attribuita alle sanzioni (42%, -2%).
È interessante notare come l’indagine Comieco-Ipsos metta in luce un tangibile miglioramento nella percezione della classe dirigente come esempio di senso civico. Chiusa la Fase 1, infatti, la percentuale di quanti si dichiarano molto/abbastanza d’accordo nel guardare alla classe dirigente come esempio, pur rimanendo su livelli piuttosto bassi, è comunque passata dal 14 al 25%.

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