Eco-cinema, anche il set diventa green
Le stime di AzzeroCO2: solamente utilizzando stoviglie e posate biodegradabili le emissioni di un set cinematografico scenderebbero del 48%. Rai Movie realizzerà il suo primo film “ecologico” con la regia di Paolo Virzì
L’industria del cinema diventa più sostenibile. Il set di un film consuma energia, cibo, produce rifiuti e inquina quando genera spostamenti. Per questo AzzeroCO2, società di Legambiente accreditata come esco (energy service company) ha “misurato” una produzione media italiana di due mesi di riprese e ha stimato, per esempio se si considera il catering, che le emissioni di circa 1.800 cestini con stoviglie di plastica ammontano a 0,37 tonnellate di CO2 equivalente: utilizzando, invece, stoviglie e posate in materiale biodegradabile le emissioni scendono a circa 0,18 tonnellate. Il 48% in meno, dicono gli esperti.
E ancora, con corpi illuminanti più efficienti si può ottenere un’ulteriore riduzione dell’ordine del 10-15%.
Per rendere più verde un set cinematografico arriva anche il protocollo “Edison green movie”, nato dalla collaborazione tra la società energetica e la giovane casa di produzione Tempesta. Se tutte le produzioni seguissero le indicazioni del protocollo (In Italia si stimano 5.880 giorni di riprese ogni anno) si realizzerebbe una riduzione delle emissioni pari a 1.120 tonnellate di CO2, equivalenti a quelle sommate dall’illuminazione pubblica annuale di un comune di oltre diecimila abitanti. Gli indicatori di sostenibilità messi a punto riguardano consumi energetici, trasporti di merci e di persone, consumi di materiali (carta, plastica, vetro e così via), gestione dei rifiuti, catering, coordinamento e comunicazione interna e compensazione.
Rai Movie ha annunciato che realizzerà presto il primo film “ecologico” con la regia di Paolo Virzì.