Raee – L’Anci chiede al ministero un intervento sulla raccolta delle pile
“Convocare un incontro urgente con le rappresentanze dei produttori di pile e batterie e l’Anci”. È questa la richiesta contenuta nella lettera che il delegato alle politiche energetiche e ai rifiuti dell’Associazione nazionale dei comuni italiani, Filippo Bernocchi, ha inviato al ministero dell’Ambiente.
L’obiettivo, scrive il delegato, è “giungere a un chiarimento dell’attuale situazione e dare l’avvio alle iniziative necessarie a garantire un sistema di regole certe e rispondenti al dettato normativo per le condizioni di ritiro e di remunerazione dei costi sostenuti dal soggetto gestore del servizio pubblico, a tutela degli interessi delle amministrazioni pubbliche e dei cittadini”. Con la pubblicazione del decreto legislativo 11 febbraio 2011, numero 21, è stata introdotta la possibilità per i produttori di pile e accumulatori portatili di avvalersi delle strutture di raccolta, dove istituite dal servizio pubblico, previa stipula di un’apposita convenzione con l’Anci.
Bernocchi evidenzia che l’Anci, in conformità con il dettato normativo, ha avviato con il Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori (Cdcnpa) un tavolo di confronto per la definizione degli accordi “volti a ristorare i comuni per le attività di raccolta svolte”. Ma, avendo ricevuto un segnale di arresto da parte del Cdcnpa, l’associazione ritiene “utile e necessario” che il ministero si attivi, convocando la riunione richiesta, per scongiurare il rischio di un danno erariale. Infatti, le amministrazioni comunali “devono comunque continuare a garantire l’erogazione del servizio di raccolta di questi rifiuti potenzialmente pericolosi”, si legge nella lettera al ministero.