Acqua: Galletti, la chiave è la governance, vogliamo essere un paese leader
Al termine dell'intervento di Romano Prodi al convegno Fai, ha invitato le Regioni a commissariare i Comuni per la mancata costituzione degli Ato
“L'Italia vuole diventare leader mondiale nella gestione dei fiumi e dei laghi. Però bisogna lavorare molto sulla programmazione e la governance, le parole d'ordine per una gestione efficace dell'acqua. Avevamo 38 autorità di bacino e, con la riforma, siamo arrivati a sette. E se non abbiamo avuto disagi più forti di quelli che si sono verificati nei periodi di siccità è stato grazie al lavoro delle autorità e degli Osservatori”. Così Gian Luca Galletti, ministro dell'Ambiente, intervenendo al convegno del Fai a Bologna sul tema dell'acqua, che ha visto l'intervento di Romano Prodi.
"Sulle perdite di rete - ha detto Galletti - dobbiamo essere chiari: la competenza è del gestore, a prescindere che sia pubblico o privato. Torniamo sempre alla questione della governance: in Italia ci sono Ato ancora non costituiti, comuni che non vogliono entrarci. Così avremo sempre una manutenzione delle reti sballata, le Regioni devono commissariare gli enti locali inadempienti”.
"Abbiamo stanziato - spiega Galletti - quasi due miliardi di euro per coprire la depurazione italiana: mi sono trovato una realtà complessa, perché i piccoli comuni non sono in grado di procedere con progetti e gare. Ho commissariato più di 60 comuni per fare le depurazioni".