Ecologia

Iniziativa della Legambiente per chiederne la balneabilità

Il 2015 della calura rovente di Flegetonte (l’anticiclone africano che ha portato il caldo torrido nelle scorse settimane) doveva essere l’anno in cui poter trovare refrigerio anche nelle acque di fiumi e laghi. E invece l’Italia non ha centrato gli obiettivi di buona qualità delle acque previsti dalla direttiva 2000/60 e la percentuale dei corpi idrici superficiali che riesce a soddisfare tutti i requisiti qualitativi tocca appena il 10%.

Ma un tuffo simbolico per accendere i riflettori sullo stato di fiumi e laghi è stato comunque organizzato domenica scorsa dalla Legambiente, che ha promosso il Big Jump, iniziativa internazionale dell’European Rivers Network (Ern). L’associazione ha organizzato una dozzina di tuffi in contemporanea in punti diversi d’Italia per sollecitare l’adeguamento alla normativa europea e a una migliore balneabilità delle acque italiane.