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Dai luoghi. Qui Campania. Verso la demolizione di 80mila case abusive. Allarme sociale

where Napoli when Lun, 24/02/2025 who roberto

Nella sola provincia di Napoli ci sarebbero 70mila edifici da distruggere e 10mila nella sola isola di Ischia. Molti edifici abusivi sono abitati da decenni. Secondo l’edizione più recente del rapporto Ecomafia della Legambiente, nel 2023 in Italia sono stati commessi 13mila ecoreati legati all’abuso edilizio e alle costruzioni illegali

Sono circa 80mila le abitazioniassopopolare-casamia.jpg abusive che, in Campania, devono essere abbattute per ordine della magistratura. Ed è preoccupazione per l’allarme sociale, preoccupazione che vede attivarsi contro l’abbattimento degli abusi anche molti sindaci della Campania, cioè proprio le autorità che dovrebbero sollecitare la rimozione degli abusi. Molte delle case abusive sono abitate da anni e soltanto nella provincia di Napoli si parla di circa 70mila costruzioni abusive, un numero pari alle case di una città come Padova. Diecimila sarebbero solamente a Ischia.

Secondo l’edizione più recente del rapporto Ecomafia della Legambiente, in Italia nel 2023 sono stati commessi 13mila ecoreati legati all’abuso edilizio e alle costruzioni illegali. Dice la Legambiente: “Esiste un’Italia fondata sul mattone selvaggio. È quella dell’abusivismo edilizio, una piaga che, tra costruzioni ex novo e ampliamenti significativi, produce migliaia di case ogni anno. È un fenomeno che devasta i luoghi più belli del Paese, manufatti che spesso rimangono allo stato incompiuto di scheletri, villette e alberghi che privatizzano interi pezzi di spiaggia, che sorgono in mezzo ai letti dei fiumi o in aree a rischio idrogeologico. E che si lega a doppio filo alle cave fuorilegge, alla movimentazione terra e al calcestruzzo e alle imprese dei clan”.
Il presidente dell'Associazione Popolare Casa Mia, Mimmo Esposito, chiede un “decreto ferma ruspe” di dodici mesi e di limitare gli abbattimenti alle zone con rischio idrogeologico. Il problema è particolarmente sentito per esempio a Caivano, dove molte famiglie vivono in abitazioni costruite senza permesso.
Centinaia di manifestanti abusivi hanno protestato a Napoli davanti alla sede del municipio, palazzo San Giacomo. La delegazione di cittadini è stata ricevuta dal vicesindaco di Napoli, Laura Lieto.

Nei giorni scorsi a Caivano il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha incontrato i contestatori. “Tutto quello che potevamo fare noi lo abbiamo fatto”, ha detto. “ Che devo fare di più? La lotta armata?”. De Luca ha ricordato che la competenza in materia di abusivismo è in ultima analisi attribuita al governo nazionale, e quindi è necessario rivolgersi a Roma per una risoluzione efficace. La Regione Campania ha presentato una proposta al Parlamento e ha suggerito di dividere fra le tipologie di abitazioni abusive da demolire e quelle da ricuperare, anche tramite sanatorie e pagamento di ammende. L’Associazione Popolare Casa Mia chiede che la demolizione applicata dopo cinque anni dalla sentenza che ha accertato l’abuso non possa essere più eseguita.
 
Per saperne di più: https://noecomafia.legambiente.it/ce...

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