Analisi Capgemini. Così le aziende faticano a rendere sostenibile l’intelligenza artificiale
Il 48% dei dirigenti riconosce che l'uso della Gen AI ha determinato un incremento delle emissioni serra. La quota di emissioni aziendali attribuibili alla Gen AI è destinata a crescere dal 2,6% al 4,8% nei prossimi due anni. L’addestramento di un modello GPT-4 può consumare tra 51.772 e 62.319 MWh di elettricità, pari al consumo annuo di oltre 5mila abitazioni negli Stati Uniti.
Il Capgemini Research Institute ha pubblicato la ricerca "Developing sustainable Gen AI", che analizza in dettaglio le sfide ambientali di questa tecnologia e le strategie emergenti per ridurne l’impatto, evidenziando come la Gen AI contribuisca alla crescita delle emissioni di gas serra e all’incremento del consumo di energia e risorse idriche, e mettendo in luce la necessità di strategie sostenibili per il suo utilizzo.
La ricerca è stata condotta intervistando 2mila dirigenti di organizzazioni con un fatturato annuo superiore a 1 miliardo di dollari, in 15 paesi tra Nord America, Europa e Asia-Pacifico, Italia inclusa, e appartenenti a 12 settori, che si ritenevano adeguatamente informati sulle strategie e le iniziative delle loro organizzazioni in materia di Gen AI, nonché sulle iniziative di sostenibilità ambientale e sociale. Il 48% dei dirigenti riconosce che l'uso della Gen AI ha determinato un incremento delle emissioni di GHG. La quota di emissioni aziendali attribuibili alla Gen AI è destinata a crescere dal 2,6% al 4,8% nei prossimi due anni. L’addestramento di un modello GPT-4 può consumare tra 51.772 e 62.319 MWh di elettricità, pari al consumo annuo di oltre 5mila abitazioni negli Stati Uniti. L’uso della Gen AI nei data center italiani potrebbe assorbire il 10% in più di energia nei prossimi due anni, una crescita che rischia di mettere sotto pressione le infrastrutture IT. Un singolo prompt su un modello di linguaggio può richiedere fino a 500 ml di acqua per il raffreddamento dei server. Se tutta la popolazione italiana utilizzasse regolarmente la Gen AI, il consumo idrico potrebbe diventare insostenibile. La mancanza di dati chiari ostacola la possibilità di sviluppare strategie di mitigazione ambientale efficaci. Tuttavia, solo il 27% delle aziende confronta i modelli Gen AI in base alle loro implicazioni energetiche, segno che c’è ancora molta strada da fare. Il 66% delle aziende prevede che l’uso della Gen AI porterà a una riduzione delle emissioni nei prossimi 3-5 anni, ma questa proiezione è ottimistica vista la carenza di misurazioni affidabili.
La collaborazione tra imprese, fornitori tecnologici e istituzioni è essenziale per sviluppare metodologie di valutazione condivise e promuovere una Gen AI realmente sostenibile.
La ricerca
Il report del Capgemini Research Institute dedicato alla sostenibilità dell'AI generativa, “Developing sustainable Gen AI”, mostra che questa tecnologia ha un impatto ambientale negativo considerevole e in crescita. Tuttavia, molte organizzazioni non riescono a monitorarlo adeguatamente, cosa che sta mettendo a rischio i loro obiettivi esg. In un momento in cui le aziende stanno soppesando la capacità dell'AI generativa di favorire la crescita del business e il suo costo ambientale, il report suggerisce le misure da adottare per progettare una strategia di AI generativa responsabile e sostenibile.
Tutto il ciclo di vita
L'adozione dell'AI generativa ha subito una rapida accelerazione: da una precedente ricerca di Capgemini è emerso che, mentre a fine 2023 solo il 6% delle organizzazioni aveva integrato l'AI generativa nelle funzioni e sedi aziendali, a ottobre 2024 la percentuale era salita al 24%. Nel complesso, questa tecnologia non solo contribuisce alla crescita aziendale, ma ha anche il potenziale per migliorare l'efficienza energetica e sostenere le iniziative di sostenibilità.
Di conseguenza, quasi la metà (48%) dei dirigenti ritiene che l'uso dell'AI generativa abbia determinato un aumento delle emissioni di gas serra, che si prevede continuerà a crescere. Le organizzazioni che attualmente misurano le emissioni legate all'AI generativa si aspettano che nei prossimi due anni la quota di tali emissioni rispetto alle emissioni totali dell'organizzazione aumenterà, in media, dal 2,6% al 4,8%. Per mitigare questo fenomeno, le aziende si stanno orientando sempre di più verso fonti di energia rinnovabile e stanno ottimizzando la loro infrastruttura AI.
Sostenibilità al margine
Di fronte al rapido sviluppo delle innovazioni nel campo dell'AI generativa, la rendicontazione della sostenibilità aziendale non è riuscita a tenere il passo del cambiamento. Solo il 12% dei dirigenti di aziende che utilizzano l'AI generativa afferma che l’organizzazione misura l'impatto ambientale legata al suo utilizzo e, di fatto, solo il 38% dichiara di essere consapevole di tale impatto ambientale. Allo stesso modo, poiché le aziende cercano di stare al passo con i competitor, le prestazioni, la scalabilità e i costi sono le considerazioni principali per la valutazione dei modelli di AI generativa, mentre la sostenibilità ha solo un'importanza marginale. Solo un quinto dei dirigenti indica l'impatto ambientale dell'AI generativa come uno dei 5 fattori chiave nella scelta o nella costruzione di modelli di AI generativa, mentre più della metà riconosce che l'inclusione della sostenibilità come criterio chiave nella selezione dei fornitori in ambito di AI generativa ridurrebbe tale impatto.
Contabilizzare l'impronta
Data la crescente attenzione all'impatto ambientale della Gen AI, quasi un terzo (31%) delle organizzazioni ha intrapreso azioni mirate a integrare strategie di sostenibilità nel suo ciclo di vita. Ad esempio, più della metà sta già utilizzando modelli più piccoli e alimentando l'infrastruttura della Gen AI con fonti di energia rinnovabile, oppure sta pianificando di farlo entro i prossimi 12 mesi.
Tuttavia, dal momento che oltre tre quarti delle organizzazioni utilizza solo modelli pre-addestrati e appena il 4% costruisce i modelli ex novo, i dirigenti dipendono notevolmente dai loro partner tecnologici quando si tratta di gestire l'impatto ambientale della Gen AI. Quasi tre quarti trovano difficile misurare l'impatto ambientale di questa tecnologia a causa della limitata trasparenza da parte dei fornitori e il settore non dispone inoltre di una specifica metodologia per la valutazione dell’impatto ambientale.
“Se vogliamo che l'AI sia una risorsa in grado di generare un valore aziendale sostenibile, è necessario che si apra un dibattito a livello di mercato in merito alla collaborazione sui dati e alla definizione di standard a livello settoriale sulle modalità di rendicontazione dell'impatto ambientale dell'AI, per consentire ai dirigenti aziendali di prendere decisioni di business più informate e responsabili e di mitigare tali impatti”, ha dichiarato Monia Ferrari, amministratrice delegata di Capgemini in Italia. “L'intelligenza artificiale ha un potenziale enorme in termini di accelerazione degli obiettivi di business e delle iniziative di sostenibilità. In questo report suggeriamo ai leader aziendali consigli pratici da seguire per sfruttare appieno queste tecnologie e ottenere un impatto positivo per le organizzazioni, la società e il pianeta”.
Una roadmap
Il report suggerisce alle aziende di effettuare una valutazione approfondita sia del ROI finanziario che dell’impatto ambientale dei progetti di AI generativa prima di avviarli. Sarebbe opportuno verificare se è necessario ricorrere a tecnologie di AI generativa ad alto consumo energetico nei casi in cui fosse disponibile un'altra tecnologia per ottenere un risultato simile. La ricerca invita inoltre a implementare pratiche sostenibili durante l'intero ciclo di vita dell'AI, inclusi l'hardware, l'architettura dei modelli, le fonti energetiche per i data center e l’implementazione di politiche di utilizzo sostenibili.
In alcuni casi, l'AI generativa può essere utilizzata per accelerare gli obiettivi di sostenibilità, malgrado il suo impatto ambientale. Il report evidenzia i principali casi d'uso, come la reportistica esg e la pianificazione degli scenari, l'ottimizzazione dei materiali per alcuni settori chiave o la progettazione di prodotti sostenibili e circolari. Un terzo dei dirigenti sta già utilizzando l'AI generativa per iniziative di sostenibilità e due terzi affermano di aspettarsi una riduzione di oltre il 10% delle emissioni di gas serra nei prossimi 3-5 anni grazie a iniziative aziendali sostenibili basate sull'AI generativa. Secondo il report, tuttavia, questa ipotesi va considerata con cautela, dato il numero limitato di organizzazioni che misurano l'impatto ambientale del loro utilizzo dell'AI generativa. Ricerca e monitoraggio costante sono fondamentali per comprendere appieno e mitigare l'impatto ambientale dell'AI.
Modelli di governance multidisciplinari, politiche efficaci e collaborazione a livello di settore tra gli stakeholder di tutto l'ecosistema dell'AI generativa saranno altrettanto importanti per le organizzazioni che intendono utilizzare l'AI generativa in modo sicuro, trasparente, sostenibile ed etico. Per quasi due terzi (62%) dei dirigenti, è necessario inoltre fissare regole precise e garantire una governance in grado di mitigare efficacemente l'impatto ambientale dell'AI generativa.
Leggi lo studio di Capgemini sull’impronta ambientale dell’intelligenza artificiale generativa https://www.capgemini.com/insights/r...