Acqua del rubinetto per l’80,3% dei piemontesi, liguri e valdostani
Pubblicata la nuova ricerca di Aqua Italia sui consumi idrici del nordovest
L’80,3% dei cittadini in Valle D’Aosta, Piemonte e Liguria sceglie l’acqua del sindaco. Lo riferisce la nuova ricerca Cra Nielsen sulla propensione all’utilizzo di acqua del rubinetto, trattata e non, commissionata da Aqua Italia – l’associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad Anima-Confindustria.
Nel dettaglio, il 49,1% degli intervistati risponde di bere l’acqua del rubinetto sempre o quasi mentre il 23,8% la beve occasionalmente e il 7,3% raramente. I principali motivi per cui si preferisce l’acqua a chilometro zero sono il minor costo (26,1%), seguito dalla comodità (25,9%) e la maggior ecologicità (19,7%) rispetto alla cugina in bottiglia, non richiedendo nè trasporto e né smaltimento del pet. In particolare, poi, il 31,7% degli intervistati dice di avere almeno un dispositivo di trattamento dell’acqua nella propria abitazione. La tipologia più gettonata è la caraffa filtrante, scelta dal 17,2%, seguita dagli apparecchi con filtro per l’eliminazione del cloro o altre sostanze che conquistano il 12,7% delle preferenze. Chiudono la lista gli apparecchi per sistemi di refrigerazione o gasatura, che si attestano al 12,4%.
Infine, si è indagato sul fenomeno dei chioschi dell’acqua che oggi la erogano in moltissimi comuni, a seconda della tipologia, refrigerata, gasata o filtrata. Usa o userebbe il servizio (qualora lo proponesse il comune di riferimento) il 48,8% degli intervistati.