Collegato ambientale, pronti i decreti sul bonus acqua-morosità
Mancano solo le firme ai provvedimenti che introducono una tariffa sociale per l’utenza disagiata e il divieto di tagliare l’acqua ai morosi
Mancano solo le firme dei ministri competenti, quello dello Sviluppo economico Carlo Calenda e quello dell'Economia Pier Carlo Padoan, dopodichè i provvedimenti sul cosiddetto bonus acqua e sul contenimento della morosità potranno essere varati, dopo l'ultimo via libera della Corte dei conti. È questo - rivelano fonti di governo - lo stato dell'arte dei due decreti attuativi del collegato ambientale riguardanti la risorse idrica.
Nello specifico, si tratta dell'attuazione degli articoli 60 e 61 del collegato ambientale, il maxi-provvedimento approvato lo scorso dicembre dopo oltre due anni di gestazione parlamentare. Uno prevede una tariffa sociale riservata agli utenti disagiati, così da assicurare "agli utenti domestici" l'accesso, "a condizioni agevolate, alla fornitura della quantità di acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni fondamentali". L'altro provvedimento prevede, in sintesi, il divieto di tagliare l'acqua agli utenti morosi: a questi ultimi infatti dovrà essere comunque garantito "il quantitativo minimo vitale di acqua necessario al soddisfacimento dei bisogni fondamentali di fornitura".
Per attuare la parte di norma sulla tariffa sociale, a sostegno delle utenze domestiche deboli, è stata fissata una “quota minima” vitale necessaria al soddisfacimento dei bisogni essenziali pari a 50 litri per abitante al giorno. L'Aeegsi dovrà quindi definire la fascia di consumo annuo agevolato per le utenze domestiche alla quale applicare una tariffa agevolata e prevedere, per gli utenti domestici residenti con disagio economico sociale, un bonus acqua corrispondente al corrispettivo annuo che l'utente domestico residente dovrebbe pagare relativamente al quantitativo minimo vitale.