Utilitalia e Federconsumatori, bonus acqua per le famiglie che non riescono a pagare le bollette
La necessità di andare incontro ai nuclei familiari più in difficoltà è evidenziata dal primo rapporto sulle agevolazioni tariffarie nel servizio idrico integrato
È necessario un bonus acqua per i cosiddetti “morosi incolpevoli”, ovvero “tariffe sociali che vadano incontro alle necessità di una popolazione che ha raggiunto soglie di povertà significative e che spesso non riesce a far fronte al pagamento delle bollette”. A raccontare di questa situazione il Primo rapporto sulle agevolazioni tariffarie nel servizio idrico integrato, promosso da Utilitalia e Federconsumatori, presentato all'Auditorium del Gestore dei servizi energetici (Gse) a Roma.
Un potenziale da 46 milioni di utenti - Dal report emerge che il bacino potenziale del bonus è costituito da più di 46 milioni di italiani, con il Centro Italia in cima alla classifica delle agevolazioni più alte. Il documento, messo a punto anche per capire quali siano le dimensioni del fenomeno e come agire per supportare l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico verso un percorso che porti al Bonus acqua, evidenzia il fatto che, se il tema morosità risulta essere delicato quando si parla di bollette dell’energia, riscaldamento, telefono, in presenza di bollette dell’acqua la questione assume valenze anche più gravi. L'obiettivo del rapporto, che ha preso in esame la situazione di un campione di 44 milioni di abitanti (71% della popolazione), è quella di descrivere un quadro della situazione nel settore idrico che guardi alle pratiche in uso presso i gestori e le tipologie di agevolazioni concesse a sostegno delle famiglie economicamente disagiate.
Agevolazioni soprattutto al Centro - Dal documento emerge che il 76,3% degli utenti può accedere ad una agevolazione tariffaria se si trova in difficoltà. Ciò significa, in proporzione, che più di 46 milioni di abitanti potrebbero, in caso di bisogno, ricevere questo aiuto: le potenziali agevolazioni sono più alte al centro Italia (94%), mentre la percentuale scende al Sud (83%) e al Nord (63%). Sul versante gestori, le aziende di grandi dimensioni prevedono agevolazioni con maggiore frequenza (80%); sono invece il 36% le aziende più piccole a garantirle. Le agevolazioni sono diverse: si va da quelle in misura fissa per utenti a basso reddito a quelle per famiglie numerose fino allo sconto della quota fissa; tra le agevolazioni in misura variabile, la possibilità di una percentuale di sconto sul totale della spesa o una tariffa al metro cubo ad hoc. Il criterio principale (64% della popolazione) è il livello di reddito, e nella maggior parte dei casi riguarda famiglie con un Isee compreso tra 7 mila e 13 mila euro.