Galletti: la maximulta Ue giudica il passato, sulle discariche abusive oggi siamo in sicurezza
Per il ministro dell'Ambiente, la multa per la gestione delle discariche sanziona una situazione che risale a sette anni fa. In questo periodo l'Italia si è sostanzialmente messa in regola
“La sentenza della Corte di Giustizia europea che obbliga l'Italia a pagare una pesante multa per la gestione delle discariche sanziona una situazione che risale a sette anni fa. In questo tempo l'Italia si è sostanzialmente messa in regola”. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, dopo che la Corte Ue ha condannato l'Italia a pagare una multa milionaria per non essersi adeguata alla direttiva rifiuti sulle discariche, infliggendo una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro e una penalità di 42,8 milioni per ogni semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie di adeguamento alla sentenza del 2007.
“Siamo passati - spiega Galletti - da 4866 discariche abusive contestate a 218 nell'aprile 2013. Una cifra che a oggi si è ulteriormente ridotta a 45 discariche. Con la legge di stabilità 2014 sono stati stanziati 60 milioni di euro per un programma straordinario che consentirà di bonificare 30 delle 45 discariche rimaste, anche attraverso gli accordi di programma sottoscritti in questi giorni con le regioni Abruzzo, Veneto, Puglia e Sicilia. Le restanti 15 discariche abusive saranno bonificate con un ulteriore impegno di 60 milioni di euro”.
“Andremo in Europa - spiega Galletti - con la forza delle cose fatte, lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni Ue, per non pagare nemmeno un euro di quella multa figlia di un vecchio e pericoloso modo di gestire i rifiuti con cui vogliamo una volta per tutte chiudere i conti".
Le sentenze - Nel 2007 la Corte con una prima sentenza ha dichiarato che l'Italia era “venuta meno, in modo generale e persistente, agli obblighi relativi alla gestione dei rifiuti stabiliti dalle direttive relative ai rifiuti, ai rifiuti pericolosi e alle discariche di rifiuti”. Nel 2013, la Commissione ha ritenuto che l'Italia non avesse ancora adottato tutte le misure necessarie per dare esecuzione alla sentenza del 2007.
In particolare, 218 discariche ubicate in 18 delle 20 regioni italiane non erano conformi alla direttiva rifiuti, 16 discariche su 218 contenevano rifiuti pericolosi in violazione della direttiva rifiuti pericolosi, e per 5 discariche l'Italia non aveva dimostrato che fossero state oggetto di riassetto o di chiusura in linea con la direttiva discariche di rifiuti. Nel corso dell'attuale causa, la Commissione ha denunciato che 198 discariche non erano ancora conformi alla direttiva rifiuti, di cui 14 non conformi neppure alla direttiva rifiuti pericolosi, oltre a esserne rimaste due non conformi alla direttiva discariche di rifiuti.
Bernocchi (Anci): multa Ue pesa su immagine del paese - “La maxi multa milionaria inflitta dalla Corte Ue pesa inevitabilmente sull' immagine del Paese, un'immagine che il governo ha il compito di rilanciare dando nuovo slancio a politiche concentrate sulla green economy". Lo dichiara il delegato nazionale Anci, Filippo Bernocchi. “La regolarizzazione già avviata in passato di numerose discariche abusive, come ben rilevato dal ministro Galletti, deve infatti - conclude Bernocchi - essere accorpata ad un piano globale e di più ampio respiro, che rimetta al centro del dibattito politico soprattutto la salvaguardia del nostro territorio”.
Assessore Terzi: Lombardia in regola su discariche - “Mi fa piacere che il ministro Galletti abbia perentoriamente detto che lo Stato non pagherà un euro per le sanzioni comminate dalla Ue riguardanti il mancato adempimento della sentenza del 2007 che imponeva all'Italia l'adozione di misure contro le discariche illegali. Peccato che si sia dimenticato di spiegare che lo Stato si rivarrà sulle singole Regioni che dovranno difendersi dalla rivalsa con opportune motivazioni”. A parlare è l'assessore regionale lombardo all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, che ha precisato come in Lombardia “le discariche imputate erano inizialmente quattro”. “Questa estate - ha spiegato ancoraTerzi - la Regione ha stanziato oltre 41 milioni di euro per le bonifiche, tra cui quella di Laveno Mombello e Zanica”.