Discariche, l’Italia ha superato l’emergenza rifiuti ma 16 impianti attendono i fondi
Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti alle commissioni riunite Ambiente e Politiche Ue sulla procedura d'infrazione relativa alle discariche di rifiuti abusive. L’intervento integrale di Galletti
“L'Italia ha sostanzialmente superato quella situazione emergenziale che indusse la procedura da parte dell’Europa”. Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti alle commissione riunite Ambiente e Politiche Ue sulla procedura d'infrazione relativa alle discariche di rifiuti abusive. Sulla questione - aggiunge Galletti - “riferirò nelle sedi comunitarie competenti” per “dimostrare che si è avviato un percorso virtuoso che da un lato intendere chiudere le infrazioni con l’Europa, non solo sulle discariche ma più in generale sul tema dei rifiuti; dall’altro, lasciarsi alle spalle una volta per tutte l’era delle discariche abusive e dei territori avvelenati dall’abbandono e lo smaltimento di rifiuti pericolosi per l’ambiente e la salute dei cittadini”.
Che cosa prevede il piano - Il Piano, approvato lo scorso 9 dicembre, individua interventi su complessive 45 discariche in procedura d' infrazione. In particolare, è stata assegnata la massima priorità agli interventi in aree e discariche pubbliche ritenute più rapidamente cantierabili dalle regioni interessate. Poi - ha detto Galletti “si è deciso di garantire la copertura delle opere non immediatamente cantierabili”. “Tali interventi, in totale 29 - spiega il ministro - troveranno copertura finanziaria sulle risorse disponibili del fondo, che ammontano a circa 59,5 milioni”. Le altre “iniziative individuate” per 16 discariche “potranno essere finanziate solo attraverso il reperimento delle risorse”, pari a 54 milioni, da sommarsi ai 7 già disponibili da parte delle regioni (in totale 61 milioni che potrebbero trovare copertura nei Fondi Strutturali 2014-2020 assegnati alle regioni).
Per altre sei discariche, ricadenti nei Siti di interesse nazionale di Venezia, Mantova, Serravalle Scrivia e Priolo, Galletti ricorda che è "stata fatta richiesta, in via programmatica, di copertura finanziaria" degli interventi nell'ambito della ripartizione del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020.
“I siti oggetto di contestazione - osserva Galletti - ammontano complessivamente a 218. Di questi 4 costituiscono errori di censimento, 48 già bonificati, 115 oggetto di interventi di ripristino in corso, 29 finanziati con il Piano straordinario, per i rimanenti 16 si attende il reperimento” delle risorse.
Lo Stato chiede conto alle Regioni - Il ministro ha poi precisato che “le somme delle sanzioni pagate dallo Stato Italiano sono oggetto del diritto di rivalsa da parte del Ministero dell’Economia nei confronti delle Regioni, secondo gli importi a ciascuno spettanti computando le discariche di pertinenza”.
Il ministero “in collaborazione con le Regioni interessate sta predisponendo un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività di bonifica per i siti oggetto di contestazioni europee” per “ottenere una riduzione delle sanzioni pecuniarie imposte dalla condanna della Corte di Giustizia sin dalla scadenza del primo semestre, prevista per il prossimo giugno 2015”. Galletti dice di aver “già convocato una riunione per il prossimo lunedì 22 dicembre per garantire un tempestivo coordinamento dei lavori con le Regioni”. Sulla base dei dati - conclude - “nel corso delle prossime settimane auspico di poter incontrare la commissione per chiarire le condizioni necessarie alla risoluzione del caso e all’adempimento della sentenza”.
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