Tempo di bilanci. Iren a vele spiegate: margini e utili sono in aumento
I ricavi scendono a 6,04 miliardi. Il margine operativo lordo è aumentato del 6,5%, passando a 1,27 miliardi di euro, L’utile netto è salito da a 268,47 milioni di euro. Gli investimenti ammontano a 942 milioni di euro.
Nonostante il calo dei ricavi dovuto alla flessione dei prezzi delle commodities, Iren ha chiuso il 2024 con ottimi risultati di margini e utili. L'azienda, nel comunicare i propri risultati finanziari, ha terminato l'esercizio con ricavi per 6,04 miliardi di euro, in flessione del 6,9% rispetto ai 6,49 miliardi ottenuti l’anno precedente, in seguito al calo dei prezzi delle commodities e alla riduzione delle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110%.
Al contrario, il margine operativo lordo è aumentato del 6,5%, passando da 1,2 miliardi a 1,27 miliardi di euro; Iren ha precisato che il risultato è stato supportato dalla crescita dei business regolati e in particolare delle Reti, oltre che dal contributo positivo dell’attività di vendita (Mercato) e dall’ampliamento del perimetro di consolidamento alle società Acquaenna e Sienambiente. L’utile netto è salito da 254,75 milioni a 268,47 milioni di euro. A fine 2024 l’indebitamento netto di Iren ammontava a 4,08 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,93 miliardi di inizio anno. Nell’intero esercizio gli investimenti lordi sono stati pari a 942 milioni di euro, in aumento (+0,9%) rispetto al 2023, di cui 830 milioni di euro di investimenti tecnici.
Scenario e cedola
I vertici di Iren hanno segnalato che il 2025 sarà caratterizzato dal proseguimento degli investimenti previsti a piano industriale e destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo della raccolta dei rifiuti, degli impianti di trattamento e allo sviluppo di capacità rinnovabile.
Inoltre, i risultati economici sono previsti in crescita rispetto a quelli del 2024 grazie alla crescita organica dei business regolati supportati dagli investimenti realizzati negli scorsi esercizi, al miglioramento della redditività degli impianti di trattamento dei rifiuti, all’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico di Noto, al mantenimento della customer base in uno scenario più competitivo oltre all’anticipato consolidamento del gruppo Egea.
Il management di Iren ha proposto la distribuzione del dividendo 2025 (relativo all’esercizio 2024) di 0,1283 euro per azione, in aumento dell'8% rispetto allo scorso anno. La cedola sarà staccata lunedì 23 giugno 2025, con pagamento dal 25 giugno.
Il commento
Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo, ha commentato: “Chiudiamo il 2024 approvando risultati positivi supportati sia dalla crescita organica dei diversi business sia da quella inorganica con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente. Il consolidamento societario non solo accelera la crescita e rafforza la presenza territoriale del Gruppo, ma abilita anche nuovi progetti di sviluppo. Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria. Dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi green bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro.”