L’amianto dietro casa. Censiti 44mila luoghi contaminati
La mappatura è stata compiuta da 16 Regioni. Solo Casale Monferrato ha presentato le richieste di finanziamenti per il risanamento
Il decreto ministeriale numero 101 del 2003 "prevede che le Regioni trasmettano i dati sulla presenza di amianto entro il 30 giugno di ogni anno.
Ebbene, sedici Regioni hanno risposto alla richiesta del ministero dell'Ambiente circa l'aggiornamento dei dati relativi alla mappatura amianto per il consuntivo 2014 e 2015, ma altre no.
Lo ha detto il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, rispondendo in aula alla Camera a un'interrogazione del Movimento 5 stelle (prima firmataria Patrizia Terzoni), aggiungendo: "Permane, infatti, un problema di eterogeneità in ordine alla modalità di rilevamento, anche in presenza delle linee-guida Inail, nonché in merito alla corretta acquisizione delle informazioni relative alla mappatura".
"Per quanto riguarda - ha detto ancora Velo - i programmi di finanziamento per gli interventi di bonifica, si rappresenta che la legge 23 marzo 2001, n. 93, aveva già previsto uno stanziamento pari a circa 8,9 milioni di euro per la realizzazione di una mappatura completa sul territorio nazionale, nonché per la realizzazione degli interventi di bonifica urgente".
Il 50 per cento di detto importo è stato assegnato e già trasferito alle Regioni per la realizzazione della mappatura in questione, mentre il restante 50 per cento è stato trasferito ai rispettivi soggetti beneficiari rappresentati da dieci Comuni (Ferrandina, Broni, Canolo, Vita, Gibellina, Partanna, Montevago, Santa Margherita di Belice, Melfi e Messina) e dalla Regione Toscana per gli interventi di bonifica di particolare urgenza. Il decreto del 2003 ha individuato e finanziato secondo i risultati forniti dalla mappatura undici aree che rappresentano le maggiori criticità.
"A partire dal 2014 lo stato delle bonifiche dei siti interessati dalla presenza di amianto e i relativi dati sono stati raccolti, verificati e pubblicati sul sito web www.punto.bonifiche.minambiente.it, sul quale è stata, altresì, pubblicata una mappatura relativa allo stato di aggiornamento delle rilevazioni effettuate, che dà la possibilità a tutti i cittadini di valutare l'azione di monitoraggio che le Regioni stanno effettuando. La mappatura dei siti d'amianto, aggiornata al novembre 2015, fa rilevare oltre 44mila siti".
La legge di Stabilità 2015 ha previsto per la prosecuzione delle bonifiche lo stanziamento di 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015-2016-2017, di cui 25 milioni annui a favore dei Comuni di Casale Monferrato e Napoli.
Il ministero dell'Ambiente ha chiesto a Regioni o Comuni ricadenti nei Sin contaminati di proporre interventi di bonifica da amianto da finanziare a valere sulle risorse in oggetto. Ad oggi, ad eccezione del Comune di Casale Monferrato, nessuno dei soggetti beneficiari ha presentato la documentazione per procedere all'erogazione delle risorse.
Il ministero valuta "positivamente la proposta di predisporre un'apposita area web sul sito ministeriale dove i cittadini possano raccogliere informazioni specifiche circa le modalità corrette di gestione dei beni contenenti amianto e, al contempo, segnalare eventuali illeciti riscontrati sul proprio territorio", ha aggiunto Silvia Velo.