Animalìe. Apre a Portici il Centro tartarughe più grande del Mediterraneo
Il centro, realizzato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, si trova nello storico Macello Borbonico, messo gratuitamente a disposizione dal Comune. La realizzazione è costata oltre 1,3 milioni
È dotato di una nursery per i cuccioli, un ospedale dove curare gli animali feriti, laboratori per la ricerca e un’esposizione didattica: è il Centro Ricerche Tartarughe Marine più grande del Mediterraneo, che ha aperto nei giorni scorsi. Il centro è stato realizzato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, presieduta da Roberto Danovaro, con il contributo della Regione Campania. Si trova a Portici (in provincia di Napoli), nello storico complesso che fu Macello Borbonico, messo gratuitamente a disposizione dal comune. Costato oltre 1,3 milioni di euro (per attrezzature scientifiche e le vasche), diretto da Sandra Hochscheid, il centro raccoglie l'eredità del Turtle Point di Bagnoli, chiuso nel 2014.
I ricercatori di Portici si sono formati nel più grande centro tartarughe del mondo, il Loggerheads Marinelife in Florida.
La struttura napoletana potrà ospitare fino a 100 tartarughe l'anno tra piccoli e adulti, ed è dotata di ambulatorio, ambienti per i tartarughini neonati, sala operatoria, strumenti per le radiografie e laboratori per le analisi ambientali, poiché il Macello Borbonico ospita anche l'Osservatorio del Golfo di Napoli per il monitoraggio della qualità delle sue acque. Vi potranno essere curati anche i rettili feriti dall’abbordo con navi e barche, rimasti impigliarti in reti e rifiuti plastici e vittime di altri pericoli.
Le tartarughe liberate potranno essere tracciate nelle migrazioni, portando con sé anche sensori e altri dispositivi.