Ecologia

L’associazione Aidaa scrive alla Warner Bros per chiedere una visione positiva dell’animale. Ma la Lipu interverrà a difesa di Bipbip?

Non è giusto che da più di 60 anni il geniale Wilcoyote subisca la perenne e dolorosa sconfitta nei suoi vani tentativi di catturare Bipbip, l’uccellino roadrunner della famiglia dei cuculi (è un geococcyx) dalla corsa velocissima. Lo segnala l’associazione animalista Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha deciso di inviare una lettera alla casa produttrice Warner Bros per chiederle di ritrarre in maniera più positiva la figura del coyote nei cartoni animati.

Quella su Wile E. Coyote, conosciuto in Italia come Willy Coyote e meglio Wilcoyote, è evidentemente una provocazione, secondo Lorenzo Croce, presidente dell'associazione, per sottolineare la diffusione delle rappresentazioni negative degli animali nelle fiabe e nei cartoni animati. Ogni anno l’Aidaa sceglie un animale simbolico per mandare questo messaggio e sensibilizzare le persone su questo tema; l’associazione aveva sostenuto, per esempio, la riabilitazione del “lupo cattivo” nella favola di Cappuccetto Rosso.

Quest'anno a essere difeso è il coyote più famoso della tv. “Dal 1949 Willy è il genio sfigato, e noi vogliamo dire basta”, dice l’Aidaa, secondo la quale la Warner Bros dovrebbe far vedere, almeno in una puntata, il coyote comportarsi come un animale normale, e magari sensibilizzare le scuole e il mondo dell'infanzia sul fatto che non esistono animali cattivi e buoni, ma che tutti gli animali hanno aspetti positivi e negativi.

Pur senza fare ricorso a razzi, dinamite e molle della premiata ditta Acme, nei deserti nordamericani i coyote sono predatori dei roadrunner, che non sono grandi struzzi, come pensano alcuni appassionati di cartoni animati, bensì uccelli di dimensioni contenute, predatori formidabili per la loro velocità nella corsa. Resta da chiedersi se la Lipu, la Lega italiana per la protezione degli uccelli, lancerà una contro-campagna a tutela di Bipbip.