Animalìe. Un incendio devasta un allevamento di galline, è strage
Animal Equality denuncia i proprietari dell'allevamento del bresciano in cui sono morte bruciate 18mila ovaiole
Centomila euro di danni e 18mila galline arse vive o schiacciate dal crollo della copertura del capannone. È il primo bilancio dell’incendio divampato il 10 luglio a Sedena di Lonato in un allevamento di galline ovaiole la cui società ha sede a Bedizzole. L’allarme è stato lanciato poco prima delle 17,30 dagli operai in quel momento al lavoro: tempo pochi minuti e una densa colonna di fumo grigio e nero si è innalzata per centinaia di metri verso il cielo, visibile a decine di chilometri di distanza, praticamente da tutto il lago, ma addirittura fino a Brescia.
Animal Equality Italia ha presentato denuncia alla Procura di Brescia contro i proprietari della società. Dice l’associazione animalista: “Animal Equality ritiene indispensabile che le autorità verifichino le responsabilità dell’allevatore in connessione al reato di maltrattamento degli animali: nella fattispecie, aver custodito le galline in un ambiente tanto insicuro da aver provocato loro una morte precoce e dolorosa”.
A parere degli animalisti, il fatto che le galline morte nell’incendio fossero allevate per la produzione delle uova per poi essere macellate “non esime chi li ha in custodia e li alleva dal rispetto della normativa relativa alla sicurezza degli allevamenti, cosa che certamente non è accaduta nel caso dell’allevamento del bresciano, che ha visto le galline morire in un incendio di un capannone non in grado di proteggere le loro vite”.
“La tragica morte delle 18mila galline ovaiole a causa dell’incendio che si è verificato nei giorni scorsi è quanto di più distante dalla previsione normativa sovranazionale e nazionale in materia di benessere animale”, afferma Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia.