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Animalìe/1 - Allarme nel Mediterraneo, squali e razze a rischio

where Roma when Lun, 15/07/2019 who roberto

A tracciare il quadro è il nuovo report di Wwf, presentato in occasione della Giornata Mondiale degli squali che si è celebrato il 14 luglio

Oltre la metà delle 86 specie di squali, squali.jpgrazze e chimere del Mediterraneo è minacciata e un terzo di queste è prossima al rischio di estinzione. A tracciare il quadro è il nuovo report di Wwf lanciato in occasione della Giornata Mondiale degli squali che si è celebrato il 14 luglio e rivela come il preoccupante stato di questi predatori marini è un chiaro segnale della salute complessivamente precaria del Mar Mediterraneo, la cui biodiversità marina è decimata dalla pesca eccessiva.
 
Il nuovo report Wwf “Squali in crisi nel Mediterraneo: misure urgenti per salvarli”, raccoglie i risultati delle ultimissime ricerche, che evidenziano un Mediterraneo con popolazioni di squali e razze letteralmente decimate in una mattanza silenziosa e invisibile provocata da attività di pesca insostenibili e a volte illegali.
 
Situazione aggravata da altri fattori: gestione della pesca inefficace, mancata applicazione delle regole, scarsi controlli nei mercati, complessiva carenza di conoscenza e informazioni su queste specie. Il report mette al primo posto la sovrapesca come minaccia per squali e razze, animali che abitano gli oceani da almeno 400 milioni di anni e che la nostra generazione sta decimando in pochi decenni.
 
Sebbene queste specie non siano quasi mai ‘obiettivo’ dei pescatori, verdesche, mobule, torpedini, gattucci, mako e altre specie - spesso protette - vengono catturate accidentalmente in tutte le attività di pesca nel Mediterraneo e la maggior parte delle volte rigettate in mare: oltre 60 specie sono vittime di reti a strascico, mentre in alcune zone addirittura un terzo del pescato catturato dai palangari è costituito da squali e razze. La pesca con reti derivanti, tra l’altro illegale, raggiunge enormi numeri di cattura di questi animali. Si stima ad esempio che, nell’arco di un solo anno, la flotta marocchina abbia catturato con questo attrezzo 20.000-25.000 squali pelagici nel mare di Alborán, e tra 62.000-92.000 in prossimità dello stretto di Gibilterra, ma anche la piccola pesca con reti da posta ha un impatto negativo.
 
Nel nuovo report il Wwf evidenzia le soluzioni possibili che i pescatori e gestori delle attività di pesca dovrebbero considerare: evitare attività di pesca in habitat chiave di squali e razze, utilizzare strumenti di pesca più selettivi che riducano o eliminino il bycatch. Infine, migliorare la conoscenza delle popolazioni di queste specie e la raccolta dei dati è fondamentale per aumentare gli sforzi di conservazione e assicurare completa trasparenza e legalità nel settore della pesca.
 
“Gli squali rischiano di scomparire dal Mediterraneo. Il loro rapido declino è il più chiaro allarme sullo stato in cui versa il nostro mare e sull’impatto che hanno le pratiche di pesca irresponsabili. Tutti i Paesi del Mediterraneo sono responsabili di questa mattanza silenziosa" afferma Giulia Prato, Marine Officer di Wwf Italia.

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