Aria nuova in Italia, per la Fondazione Sviluppo Sostenibile Italia sempre meglio sulla CO2
La riduzione del Pil, secondo la Fondazione, può spiegare circa un terzo della contrazione delle emissioni del 2013. Sulla parte rimanente incidono lo sviluppo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e gli stili di vita più sostenibili
Italia sempre più virtuosa sulle emissioni di CO2. Stime per l'Italia sulle emissioni di gas serra dell'anno appena trascorso e valutazioni sulle prospettive delle politiche energetiche e climatiche anche in Europa sono contenute nel Dossier Kyoto, presentato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile il 13 febbraio. Secondo lo studio, infatti, ''l’Italia, dopo aver centrato lo scorso anno gli obiettivi del Protocollo di Kyoto, prosegue sulla strada maestra della riduzione della CO2''.
Dietro questa dinamica c'è sicuramente l'effetto della contrazione economica. Le stime per il 2013 indicano una riduzione del Pil dell'1,8%. Tuttavia, secondo la Fondazione, la riduzione del Pil può spiegare circa un terzo della riduzione delle emissioni del 2013. Sulla parte rimanente incidono lo sviluppo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e gli stili di vita più sostenibili. Questo nonostante il 2013 sia stato per le politiche ambientali in Italia un anno di luci e ombre, come testimonia il brusco rallentamento della nuova potenza installata di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili.
"L'Italia - ha sottolineato nel corso della presentazione Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile - è duramente colpita dalla crisi climatica e ce lo ricordano i drammatici eventi degli ultimi mesi. Anche se il Paese negli ultimi anni ha fatto molti progressi, riducendo le emissioni di gas serra del 25% in meno di un decennio, è necessario che si faccia di più per ridurre in modo molto più consistente le emissioni che concorrono a peggiorare il nostro clima. Non dobbiamo dimenticare che le temperature medie annuali negli ultimi decenni sono aumentate più della media mondiale, il Mar Mediterraneo si scalda al ritmo di 0,6°C per decade, dal 1850 a oggi i ghiacciai alpini sono diminuiti del 55% e molti ghiacciai minori sono destinati a scomparire già entro il 2050. Ma abbiamo gli strumenti, le tecnologie e il talento per affrontare la crisi climatica e, tramite essa, anche le altre molteplici crisi che segnano il nostro Paese".