Attivisti del clima. Come funziona il progetto di cooperazione ClimActive 2050
La lotta contro il cambiamento climatico passa anche dalla salvaguardia della biodiversità e i programmi di sensibilizzazione nelle scuole
Grazie a un attento lavoro di analisi dei territori, valorizzando le singole specificità territoriali e le sinergie tra i diversi progetti, ClimActive 2050 ha permesso di fotografare lo stato dell'arte dello sviluppo rurale lombardo, mettendo le basi per il contrasto al cambiamento climatico del futuro.
In un convegno a Palazzo Pirelli sono stati presentati i risultati del progetto di cooperazione e sviluppo che ha coinvolto quattro habitat diversi di Regione Lombardia, ognuno in capo a un gruppo di azione locale (Gal). Questo speciale piano di azione ha coinvolto in totale 171 Comuni dove vivono 350mila persone: “Ogni Gal ha costruito una rete che spinge alla valorizzazione e al potenziamento delle iniziative locali - ha spiegato Domenico Maschi, presidente Gal Oglio Po - : mettere a sistema delle strategie di sviluppo concrete ed efficaci è la chiave per una sostenibilità replicabile nei diversi territori, aggiungendo così un tassello importante nella salvaguardia dell'ambiente”.
Sono tre i diversi contesti naturali specifici che insistono nelle aree rurali partner della Regione Lombardia: quello della Pianura, ambito del Gal Oglio Po, quello della Collina del Gal Colli di Bergamo e Canto Alto e quello della Montagna del Gal Valtellina Valle dei Sapori e Valle Brembana 2020.
“La sostenibilità è la parola che influenzerà il futuro, lo dimostra la nuova programmazione degli interventi che evidenzia un sempre maggiore interesse verso lo sviluppo rurale, non solo agricolo - ha precisato l'assessore regionale all'agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi - . La rete che parte dai singoli territori crea servizi specifici e consente la valorizzazione di quelle aree interne che non devono essere dimenticate: in questo senso, la cooperazione e la sinergia tra le diverse zone è fondamentale per mettere a sistema un futuro più sostenibile”.
“Il cambiamento climatico tocca ognuno di noi, ma ad essere colpite sono in particolare le aree rurali - spiega il presidente di Coldiretti Milano, Alessandro Rota - le attività agricole sono sempre più in emergenza. I cambiamenti climatici, dall'aumento delle temperature all'assenza di precipitazioni, costringono a un approccio strategico che deve passare attraverso il sostegno di chi vive in quelle aree”. L'agricoltura, infatti è un settore cruciale per la valorizzazione del territorio: “Avere l'agricoltura in montagna significa non solo permettere del reddito diretto alla popolazione residente – ha affermato Luca Personeni, vicepresidente Gal Valle Brembana 2020 – , ma anche avere un apporto fondamentale, ad esempio, contro il dissesto idrogeologico”.
ClimActive 2050 ha previsto dei focus group tematici guidati da esperti del settore: 9 seminari specialistici con produzione di documenti divulgativi (con oltre 130 partecipanti), incontri di approfondimento e il riconoscimento di buone prassi con gli interventi al webinar “Rete Rurale Nazionale sulla valorizzazione dei servizi ecosistemici” e al forum Leader Smart Rural Hub. “Capire l'evoluzione del clima nei nostri territori è fondamentale per dare un sostegno concreto agli abitanti e alle imprese – ha spiegato Clara Spini del Gal Valtellina Valle dei Sapori – . Questo aspetto è importante per il presente ma lo è soprattutto per il futuro”.
“ClimActive 2050 ha permesso un accordo tra Gal e Cnr unico in Italia in ambito Leader - ha dichiarato alla presentazione Giuseppina Botti del Gal Oglio Po, capofila del progetto - : ci siamo concentrati sulla trasferibilità del progetto che amplifica il valore del finanziamento pubblico, creando una sinergia tra l'approccio Leader e i modelli scientifici. In questo modo si è compreso alla perfezione come tutti i cambiamenti climatici siano interconnessi tra loro”.