Bonifiche. Filctem Cgil: il disinquinamento come strumento di crescita
Secondo Emilio Miceli le aree possono essere risanate solamente “dando prospettive solide di sviluppo industriale”
"Purtroppo abbiamo imparato che le bonifiche si realizzano dando prospettive solide di sviluppo industriale di un territorio. La storia di questi anni e vicende come quella dell'area di Crotone dimostrano che, di fronte al disimpegno industriale, il territorio viene abbandonato.
Le politiche pubbliche hanno, in questi anni, registrato le esigenze delle imprese": lo ha detto Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, nell'intervento che ha chiuso i lavori del seminario "Bonifiche, recupero urbano e territorio. Un'opportunità per nuovo sviluppo" che si è svolto a Mestre.
"La questione su cui interrogarsi è se - continua il segretario generale della Filctem Cgil - a fronte dei grandi cambiamenti del modo di produrre e della rivoluzione energetica, il Paese saprà riorientare l'orizzonte delle nostre aree industriali e saprà indirizzarle verso una prospettiva di sviluppo. Ovviamente, la precondizione è quella di rompere quegli interessi extra-legali che ruotano attorno ai grandi progetti di innovazione del nostro territorio".
"Dobbiamo - conclude Miceli - riuscire a ricomprendere le aree da bonificare dentro ai sistemi urbanistici delle città per far sì che si possa procedere verso una diversa qualità del vivere e dell'abitare. Sono temi che hanno bisogno, per essere affrontati, di un contributo importante delle migliori intelligenze del Paese, della cultura urbanistica e delle imprese".