Brescia. Aziende accusate di avere smaltito rifiuti dichiarandoli prodotti
Costa: “Grande impegno della magistratura e forze dell’ordine a tutela degli imprenditori onesti dell’economia circolare”
Alcune aziende di Brescia sono state accusate di avere smaltito in veste di prodotti di risulta (end of waste) materiali di scarto che in realtà erano ancora sotto il regime di rifiuti. In particolare sono accusati due imprenditori, cui sono stati sequestrati in via preventiva numerosi beni finanziari, immobili, compendi aziendali e quote delle società coinvolte nelle indagini, con sedi legali nelle province di Brescia, Mantova e Cremona, per un valore complessivo stimato in circa 6 milioni di euro.
L’ipotesi di accusa riguarda ingenti quantitativi di materiali che, attraverso la compilazione di documentazione, venivano smaltiti sotto la veste di prodotti end of waste, ovvero derivanti dal processo di recupero di rifiuti. Nello specifico, i materiali transitavano in un impianto in provincia di Mantova e venivano smaltiti in due siti nella provincia di Brescia, ma anche nelle province di Verona e Cremona. Secondo l’accusa, l’impresa si offriva sul mercato per fare attività di recupero di rifiuti e ne riceveva da molteplici conferitori. Invece di trasformarli in un “non rifiuto” ( o end of waste, o “cessato da rifiuto”), li cede senza aver completato il recupero, godendo in questo modo di un ingiusto risparmio di costi a scapito dei principi di tutela e salvaguardia dell’ambiente.
“Complimenti alla Dia di Brescia che con il supporto del gruppo carabinieri forestale e della sezione di polizia giudiziaria della Procura hanno messo fine ad un traffico illecito di rifiuti a danno dell’economia circolare”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha commentato l’esecuzione delle misure cautelari e di un decreto di sequestro preventivo, emessi dal Tribunale di Brescia, nei confronti di imprenditori operanti nel settore dei rifiuti.
“L’end of waste è un settore fondamentale valorizzare il potenziale dei rifiuti, necessario a trainare l’industria del riciclo – ha spiegato Costa – creando un’economia circolare dove i materiali possono essere reintrodotti sul mercato riducendo il consumo di risorse naturali e materie prime, e del quantitativo di rifiuti da destinare allo smaltimento”.