In breve. Rifiuti illeciti a Torino, l’acqua di Fukushima, rigenerazione urbana e altre notizie
Vannia Gava commenta il Santo Padre. I paesi mediterranei uniti per le sfide su ambiente, clima, energia
Indagine sui rifiuti
Sanzioni per circa 130mila euro, un sito di stoccaggio dei rifiuti sequestrato e 8 denunce. È questo il bilancio di una vasta operazione della polizia condotta nel territorio torinese per il contrasto all’illecito smaltimento di rifiuti. In totale sono stati effettuati controlli in 33 province italiane. Le attività di controllo sono state coordinate a livello centrale dallo Sco e condotte dagli agenti delle squadre mobili e delle Sisco. Nella provincia di Torino sono stati controllati 14 siti attivi nello stoccaggio e nello smaltimento dei rifiuti e uno di questi è stato sottoposto a sequestro. Più di 100 sono i soggetti identificati, 8 dei quali sono stati denunciati in stato di libertà per reati connessi alla gestione illecita dei rifiuti, 48 le violazioni amministrative rilevate per un importo di circa 130 mila euro e oltre 100 i veicoli controllati.
Nuovo rilascio di acqua dalla centrale di Fukushima
È continuata la sesta fase del processo di rilascio nell’Oceano Pacifico dell’acqua trattata proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima, secondo quanto riferito dall’operatore dell’impianto, la Tokyo Electric Power Company (Tepco), all’agenzia di stampa Kyodo. Si tratta di acqua debolmente contaminata da tracce di trizio. Si prevede che 7.800 tonnellate di acqua stoccata nei serbatoi dell’impianto saranno diluite con acqua di mare prima di essere rilasciate. Il processo di scarico terminerà il 4 giugno. Lo scarico delle acque trattate è iniziato il 24 agosto dello scorso anno e da allora sono state scaricate 39mila tonnellate in cinque fasi. Un totale di 54.600 tonnellate di acqua sarà rilasciato in sette fasi in questo anno fiscale.
Vannia Gava: "Saggezza e conoscenza"
“L’umiltà richiamata dal Santo Padre è la porta d’accesso alle virtù; tra queste, la saggezza e la conoscenza sono quelle che devono guidare anche il legislatore nelle scelte che compie, a che abbiano il giusto bilanciamento tra tutela dell’ambiente e dell’economia del Paese. Come? Affidandoci alla tecnologia, su cui il ministero dell’Ambiente sta investendo. Demonizzare la plastica è un errore perché è risorsa preziosa in un Paese povero di materie prime che ha saputo, con grande sforzo, affermarsi quale leader nel riciclo. E questo grazie ad un lavoro di squadra che ci deve vedere tutti uniti, dal legislatore al semplice cittadino, passando per i Consorzi, come il Corepla, che svolgono un lavoro eccellente”. Così la viceministra all’Ambiente Vannia Gava a un evento promosso dal Corepla “Dalla Laudato Sì al futuro della casa comune, riflessioni tra scienza ed etica sull’evoluzione del packaging”.
Edoardo Croci e la rigenerazione urbana
Sostenibilità e rigenerazione urbana. Un ciclo di incontri organizzati dall’Università Bocconi all’interno del progetto Musa Spoke 1 finanziato dal PNRR affronta temi come l’impatto economico della riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato, le competenze necessarie per la pianificazione, gestione e valutazione dei processi di rigenerazione urbana e altri ancora. A promuovere il ciclo di masterclass è Edoardo Croci, direttore del Sur Lab dell’Università Bocconi. Dal 27 maggio al 1° luglio è possibile partecipare, previa iscrizione gratuita: https://surlab.unibocconi.eu/researc... .
I temi
27 maggio 2024: approcci e modelli esg per la misurazione degli impatti della rigenerazione urbana;
3 giugno: creare valore attraverso gli strumenti urbanistici;
10 giugno: modelli di partnership pubblico-privato per la rigenerazione urbana;
17 giugno: progettare edifici e quartieri carbon neutral;
24 giugno: valutare e governare i rischi nella gestione degli asset immobiliari;
1° luglio: workshop - rigenerazione urbana: innovazione dei modelli e misurazione degli impatti - key player a confronto.
La sfida ambientale del Mediterraneo
Il Mediterraneo è la regione del mondo che si riscalda per il 20% in maniera più veloce del resto del pianeta e risulta quindi particolarmente vulnerabile sul degrado ambientale, sui fenomeni metereologici estremi e sulle crisi energetiche. Sono questi i punti da cui sono partiti i giorni di dibattito internazionale organizzati dalla Ufm (Unione per il Mediterraneo) e dall'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) in Turchia, con 150 esponenti esperti dei diversi temi e provenienti dai Paesi dell'area, per costruire insieme una piattaforma su cui lavorare per migliorare i risultati nelle sfide della sostenibilità. A Istanbul la prima edizione della Mediterranean Greek Week ha visto funzionari pubblici, esponenti delle società private, membri della società civile e scienziati al lavoro sin dall'evento inaugurale che ha visto l'apertura da parte del segretario generale dell'Ufm Nasser Kamel e del capo dell'Ocse a Istanbul Achraf Bouali, insieme alla coordinatrice del programma sul Mediterraneo dell'Onu Tatjana Hema.