torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

In breve. La scuola dell’Ispra, la qualità dell’aria europea e altre notizie

where Milano when Lun, 21/10/2024 who roberto

La Toscana per la tutela delle specie locali a rischio estinzione ha destinato 1,87 milioni di euro a sostegno degli attuali 206 “agricoltori custodi” che si sono impegnati a conservare circa 235 varietà locali a rischio di estinzione. Il presidente della Regione Lazio è contro la possibilità che possa essere realizzato un altro deposito di rifiuti radioattivi nella regione oltre a quelli già esistenti. Le regioni e città dell'Ue frenano sull’auto

Con l’Ispra a scuola d’ambiente
La formazione e la specializzazionescuola-specializzazione-credit-ispra.jpeg in discipline ambientali hanno una marcia in più: con il sostegno organizzativo e il contributo economico fornito dal ministero dell’Ambiente, l’Ispra avvia - alla presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto - la prima scuola di specializzazione in discipline ambientali, con sede presso il Museo delle Civiltà di Roma. Le aule sono collocate al secondo piano del Palazzo delle Scienze, già sede del Museo Preistorico Etnografico Pigorini, che già ospita l’avvio della musealizzazione permanente di alcune collezioni geologiche dell’Ispra. L’offerta formativa si rivolge a funzionari e personale delle pubbliche amministrazioni, delle forze dell’ordine, studenti universitari e giovani laureati, ai quali saranno destinati corsi di alta formazione specialistica per lo sviluppo e l’accrescimento di quelle competenze tecniche necessarie per rispondere alle sfide ambientali. L’istituto dall’inizio di quest’anno ha attivato 22 corsi di formazione specialistica in materia ambientale, con più di 480 ore di formazione, a cui hanno partecipato oltre 1.600 corsisti e più di 100 docenti.
 
Cittadini per l’Aria e il rinvio europeo
La nuova direttiva europea dell’aria approvata a Bruxelles da una parte fissa limiti più severi per i principali inquinanti atmosferici e nuove norme per monitorare e migliorare la qualità dell’aria, dall’altra include una previsione, fortemente voluta dalle autorità italiane e in particolare dalle Regioni più inquinate della pianura padano-veneta, ossia Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, che potrebbe consentire, a certe condizioni, di ottenere un rinvio molto esteso – fino a 10 anni – del termine del 2030 entro il quale raggiungere i nuovi obiettivi validi per gli altri Paesi europei.  “L’Italia è da troppi anni dalla parte sbagliata della storia sul tema della qualità dell’aria - commenta Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria. - Le misure sono poche, incoerenti e cronicamente tardive. L’attenzione data a questo tema nonostante la gravità della situazione nel nostro Paese è minima e rincorre non la necessità di tutelare la popolazione ma di evitare le infrazioni europee”. La nuova direttiva introduce limiti più severi per i principali inquinanti atmosferici, avvicinando gli standard europei alle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
 
L’agrobiodiversità in Toscana
Il sostegno finanziario previsto nell’ambito del complemento di sviluppo rurale 2023/2027 va a supporto degli attuali 206 “agricoltori custodi” che si sono impegnati a conservare circa 235 varietà locali a rischio di estinzione in Toscana. I nominativi delle specie a rischio sono pubblicati sul sito Internet della Regione Toscana all’indirizzo http://germoplasma.regione.toscana.it e di 9 banche del germoplasma che ne conservano circa 500, consultabili sempre allo stesso indirizzo. Alla somma di 1 milione e 875mila euro, nei prossimi quattro anni saranno aggiunti 625mila euro che verranno messi a bando nei prossimi mesi dalla Regione Toscana per l’attività di recupero e valorizzazione delle stesse risorse genetiche maggiormente a rischio di estinzione allo scopo di reintrodurle in coltivazione e allevamento nelle aziende agricole toscane.
 
Il Lazio contro nuovi rifiuti radioattivi
Il Lazio è contro la realizzazione di altri depositi di rifiuti radioattivi in aggiunta a quelli già presenti nella Regione. "Non se ne parla. Noi saremo accanto ai nostri territori. Assolutamente no". Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a fronte della possibilità paventata che il Lazio possa ospitare un sito di stoccaggio di scorie nucleari, a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico all'Istituto Magarotto, a Roma. “Noi faremo tutto quello che è in nostro potere ed è previsto dalla legge per impedire che le scorie radioattive possano arrivare su quel territorio".
 
Le Regioni d’Europa e i limiti alle auto
Estendere gli interventi sulla transizione giusta non soltanto alle regioni minerarie ma a tutti i comparti industriali colpiti, a partire dall'automotive, e prendere in considerazione una revisione anticipata, nel 2025, dello stop alla vendita dei motori endotermici. A chiederlo alla Commissione europea sono le regioni e città dell'Ue durante la plenaria del Comitato europeo delle regioni adottando un parere sulla transizione giusta a prima firma di Marco Marsilio, presidente dell'Abruzzo. La plenaria ha approvato un emendamento del relatore che sostiene, in sostanza, la proposta avanzata dal governo italiano a Bruxelles nelle scorse settimane per anticipare la clausola di revisione sul regolamento dal 2026 al 2025, per creare un percorso e dare più tempo alle industrie per adeguarsi. "Abbiamo chiesto una riconsiderazione degli obiettivi ma soprattutto dei mezzi per arrivarci: servono più fondi, più sostegno ai territori, alle aziende e ai cittadini che devono essere accompagnati nella transizione", ha sintetizzato Marsilio in un punto stampa. Il parere sostiene anche il principio di neutralità tecnologica e il ruolo di combustibili alternativi all'elettrico, come i biocarburanti, per la transizione.

immagini
scuola-specializzazione-credit-ispra