Ecologia

Secondo il rapporto Wmo, si prevede che l'aumento della temperatura media globale in prossimità della superficie per ogni anno tra il 2024 e il 2028 sarà compreso tra 1,1°C e 1,9°C rispetto alla linea di base del periodo 1850-1900

WMO: aumenta il caldo torrido globale
Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, Wmo, esiste una probabilità dell’80% che l'aumento della temperatura media globale annuale supererà temporaneamente 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali per almeno uno dei prossimi cinque anni. Secondo il rapporto Wmo, si prevede che la temperatura media globale in prossimità della superficie per ogni anno tra il 2024 e il 2028 sarà compresa tra 1,1°C e 1,9°C in più rispetto alla linea di base del periodo 1850-1900. Si dice che sia probabile (86%) che almeno uno di questi anni stabilirà un nuovo record di temperatura, battendo il 2023, attualmente l’anno più caldo. C’è una probabilità del 47% che la temperatura globale media nell’intero periodo quinquennale 2024-2028 sia superiore di 1,5 °C rispetto all’era preindustriale, afferma il Global Annual to Decadal Update della WMO, rispetto alla probabilità del 32% del rapporto dello scorso anno per il periodo 2023-2027.
 
Termovalorizzatore a Ginosa, dubbi dal ministero dell’Ambiente
Anche il ministero dell’Ambiente ha sollevato seri dubbi sul progetto del  termovalorizzatore della società Ecologist a Ginosa evidenziando carenze e contraddizioni, tra cui produzione energetica e superficie dell’impianto sovradimensionati, carenze nel bilancio energetico, nella gestione delle ceneri e delle polveri e delle emissioni in atmosfera. Comune, comitati e Regione Puglia avevano già espresso numerose criticità che vengono confermate dalla Commissione Tecnica di Verifica di impatto ambientale del ministero. Sono troppi i rischi per l’ambiente e per la salute pubblica, ha ribadito il sindaco Vito Parisi: chiediamo di bloccare ogni finanziamento e continueremo a contrastare la realizzazione di questo impianto.
 
Accordo Italia-Portogallo-Spagna sul nuovo Regolamento sulle autodemolizioni
L’Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli italiana, l’Asociación Española de Desguace y Reciclaje del Automóvil (AEDRA, che riunisce i demolitori di autoveicoli a fine vita spagnoli) e l’omologa associazione portoghese ANCAV (Associação Nacional dos Centros de Abate de Veículos) hanno sottoscritto a Madrid un accordo di collaborazione con l’obiettivo di rendere più efficace e incisiva l’attività di rappresentanza del settore dei veicoli a fine vita in vista della discussione sul nuovo Regolamento europeo destinato a cambiare le regole del settore. Il dibattito sul Regolamento riprenderà nei prossimi mesi dopo la formazione della Commissione. La nuova normativa, che entrerà in vigore con ogni probabilità nel 2026, è destinata a stravolgere il business dell’autodemolizione come lo abbiamo conosciuto, chiedendo ad ogni singolo operatore di raggiungere il target di recupero dell’85%.