Da Bruxelles 1,7 miliardi a sostegno degli investimenti a favore di una ripresa sostenibile
Finanziati gli investimenti in tutela dell'ambiente; energie rinnovabili e batterie; veicoli elettrici e veicoli connessi e il rilancio delle aree colpite dalla crisi industriale
La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 1,7 miliardi di euro volto a fornire sostegno agli investimenti a favore di una ripresa sostenibile. Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: "Questo regime da 1,7 miliardi di euro aiuterà l'Italia a tracciare il percorso verso una ripresa più rapida e sostenibile, in linea con le norme sugli aiuti di Stato e con il piano italiano per la ripresa e la resilienza. Si tratta di un passo importante per colmare il divario di investimenti creato dalla crisi. Continuiamo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno che gli Stati mettono a punto per rilanciare ed attirare gli investimenti privati possano essere attuate nel modo più rapido ed efficace possibile, in linea con le norme dell'UE".
La misura italiana di aiuto
Nell'ambito del quadro temporaneo, l'Italia ha notificato alla Commissione un regime da 1,7 miliardi volto a fornire un sostegno agli investimenti a favore di una ripresa sostenibile. La misura sarà finanziata sia dal bilancio nazionale che dalle risorse messe a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Nell'ambito di questa misura, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette e di prestiti a tassi d'interesse inferiori a quelli di mercato.
Il sostegno pubblico sarà utilizzato per finanziare investimenti in attivi materiali e immateriali in grado di agevolare lo sviluppo di alcune attività economiche importanti per la ripresa economica, in particolare i) contratti di sviluppo a sostegno di investimenti su larga scala connessi ad attività industriali, turistiche e di tutela dell'ambiente; ii) energie rinnovabili e batterie; iii) veicoli elettrici e veicoli connessi e iv) il rilancio delle aree colpite dalla crisi industriale.
L'Italia garantirà che tutti gli investimenti finanziati siano ecosostenibili e che gli aiuti non vadano quindi a sostenere attività che violino il principio "non arrecare un danno significativo". L'importo degli aiuti individuali non supererà, in linea di principio, i 10 milioni di euro per beneficiario. Si prevede che del regime potranno beneficiare tra 100 e 500 imprese.
La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, i) l'importo degli aiuti per beneficiario non supera l'1 % della dotazione totale; ii) degli aiuti potranno beneficiare gli investimenti in attivi materiali e immateriali, ma non gli investimenti finanziari; iii) gli aiuti non supereranno le intensità massime di aiuto stabilite nel quadro di riferimento temporaneo e iv) il sostegno pubblico sarà concesso entro il 31 dicembre 2022.
La Commissione ha concluso che la misura italiana è necessaria, appropriata e proporzionata ai fini della promozione di investimenti a favore di alcune attività economiche importanti per una ripresa sostenibile, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE.
Alla luce di quanto precede, la Commissione ha approvato la misura di aiuto in quanto conforme alle norme dell'Unione sugli aiuti di Stato.