In breve - Caso Pfas. Miteni in concordato in continuità
Miteni Spa, la società produttrice di composti del fluoro Pfas accusati di avere contaminato le acque potabili del Veneto centrale, ha presentato al tribunale di Vicenza la domanda per accedere al concordato preventivo in continuità aziendale. La richiesta si è resa necessaria per assicurare il mantenimento delle attività a seguito della difficile situazione finanziaria. “In un contesto difficile ma di costante impegno in favore dello stabilimento, del lavoro e per le attività di bonifica, si è inserita la difficoltà di accesso al credito presso le banche del territorio preoccupate per la reputazione della società a seguito delle polemiche strumentali contro l'azienda”, afferma la Miteni. “Nonostante questo difficile contesto, l'azionista ha deciso di sostenere ancora Miteni e di investire ulteriormente ma nell'evidente necessità di un concordato per poter attuare il nuovo piano industriale in un'ottica di rilancio e riconversione della produzione. Il nuovo piano, in via di definizione, punterà su prodotti innovativi con molecole anche non perfluorurate, in particolare in ambito farmaceutico, che richiedono tecnologie di eccellenza, un'alta qualificazione del personale e un rafforzamento delle collaborazioni con gli enti di ricerca italiani ed esteri che già da tempo lavorano con la struttura di ricerca di Miteni”.