Cinque cerchi, zero rifiuti: al via a Londra le Olimpiadi più verdi
Dai trasporti pubblici gratis compresi nel biglietto per le gare al cibo sostenibile, Londra 2012 promette di essere il primo evento sportivo davvero amico dell’ambiente. Il progetto pilota “rifiuti zero” sarà modello per tutta la Gran Bretagna: la capitale ogni anno getta sotto terra una quantità di immondizia che potrebbe riempire 79mila piscine olimpiche
Le Olimpiadi di Londra 2012 promettono di essere le prime davvero amiche dell’ambiente, dalla ostruzione delle sedi degli eventi sportivi all’obiettivo “zero rifiuti” in discarica, al cibo rigorosamente sostenibile. L’intera manifestazione misurerà la sua impronta di carbonio, e già da tempo a vigilare sugli impegni presi dagli organizzatori lavora una commissione ad hoc indipendente.
L’ultima pagella degli esperti ha promosso il piano trasporti per pedoni e ciclisti, parte integrante dell’obiettivo di un evento all’insegna dell’uso dei mezzi pubblici. Nell’ultimo rapporto Saun Mc Carty, presidente della Commissione per Londra 2012 sostenibile, definisce la strategia complessiva per le Olimpiadi e Paraolimpiadi verdi “un successo”. Per le gare olimpiche la capitale inglese ha cercato di usare strutture già esistenti, da Wimbledon a Earls Court. Lo stadio olimpico, il centro acquatico e il velodromo invece sono nuovi ma costruiti con criteri ecologici, insieme a strutture temporanee in luoghi simbolo della città. Oltre il 60% dei materiali da costruzione del parco olimpico, che include anche gli alloggi degli atleti, sono arrivati tramite ferrovia o via fiume, per ridurre le emissioni di carbonio.
E poi, le principali eco-novità accoglieranno il visitatore fin dal biglietto, personalizzato per la sola gara acquistata con incluso l’accesso gratuito ai mezzi pubblici e la possibilità di viaggiare in bici o a piedi con una guida. All’entrata delle strutture sarà concesso passare con liquidi contingentati, per ridurre gli imballaggi provenienti dall’esterno, ma l’acqua nelle sedi degli eventi sarà gratis. Sempre sostenibili saranno anche i 14 milioni di pasti previsti per la manifestazione, con menu britannici, mediterranei, caraibici, asiatici, senza glutine, vegetariani e non, halal e kosher. Il tutto sarà venduto con imballaggi dello stesso colore dei cestini: difficile sbagliarsi per la raccolta differenziata.
Insomma, quello dei giochi a “rifiuti zero” è un progetto pilota per tutta la Gran Bretagna, che ogni anno getta sotto terra una quantità di immondizia che potrebbe riempire 79mila piscine olimpiche. Per il maxievento sportivo gli organizzatori prevedono una produzione di 8mila tonnellate di immondizia, con un riuso, riciclo o compostaggio previsto di almeno il 70%. Per questo tutti gli acquisti all’interno del parco olimpico e tutti gli imballaggi saranno riciclabili al 100%, compostabili o impiegati per produrre energia. Il piano prevede, in particolare, che tutte le bottiglie di plastica raccolte saranno riciclate nel giro di sei settimane. Il cestino nero raccoglierà invece tutto quello che non si ricicla, come i pacchetti delle caramelle o delle patatine fritte, che verrà però bruciato per produrre corrente elettrica destinata alle case londinesi.