Il clima che cambia è nemico dell’eolico. Un rapporto di Copernicus conferma, il vento diminuisce
Velocità del vento inferiori alla media in alcune zone dell'Europa hanno determinato una riduzione del potenziale stimato per la produzione di energia
Ciò che è stato rilevato da diverse analisi è stato confermato nelle settimane scorse da un rapporto di Copernicus, il sistema europeo di monitoraggio via satellite: con il cambiamento del clima, tende a indebolirsi una delle armi migliori che abbiamo, il vento, una delle forze di energia alla base della produzione rinnovabile.
Le velocità del vento annuali in alcune zone dell'Europa occidentale e centrale sono state tra le più basse almeno dal 1979; velocità del vento inferiori alla media in alcune zone dell'Europa occidentale e centrale hanno determinato una riduzione del potenziale stimato per la produzione di energia eolica. I paesi che hanno registrato velocità del vento inferiori alla media sono l'Irlanda, il Regno Unito, la Repubblica Ceca, la Danimarca e la Germania. È quanto emerge dal report European State of the Climate 2021 (Esotc 2021) pubblicato da Copernicus Climate Change Service (C3S). AL contrario, per fortuna, alcune zone dell'Europa sud-orientale hanno registrato velocità del vento annuali più elevate della media.