Clima. Controcorrente. L’Aiea: “Più nucleare per tutelare l’ambiente”
L'energia nucleare rappresenta circa un terzo di tutta l'elettricità prodotta senza emissione di gas serra e circa il 10% dell'elettricità totale del mondo
Se non aumentiamo in maniera significativa il ricorso all'energia nucleare, sarà difficile raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e di impegnarci costruttivamente contro i cambiamenti climatici. Lo ha detto Cornel Feruta, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), organismo correlato con l’Onu, in apertura della prima conferenza internazionale sul clima e il ruolo del nucleare che si è svolta a Vienna.
L'appuntamento - a cui hanno partecipato 78 Paesi e 18 organizzazioni internazionali - è pensato per permettere lo scambio di informazioni e di soluzioni scientifiche. Nel corso dell'incontro è stato anche presentato il lavoro del gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Ipcc) responsabile di relazioni scientifiche obiettive sulla situazione.
Il lavoro ha dimostrato che profondi cambiamenti nel modo in cui l'energia viene prodotta servono se il riscaldamento globale è limitato a 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Nei suoi vari modelli per il futuro dell'energia sostenibile e secondo le previsioni del gruppo intergovernativo Ipcc di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (IPCC), per un futuro ad energia sostenibile l'aumento del nucleare entro il 2050 dovrebbe variare tra il 59% e il 501%.
Secondo l'Aiea, l'energia nucleare rappresenta circa un terzo di tutta l'elettricità prodotta senza emissione di gas serra e circa il 10% dell'elettricità totale del mondo.