Clima. La Corte europea dei conti dice di migliorare il mercato della CO2
Problemi con tutela permessi e attuazione del sistema
Il mercato europeo delle emissioni di CO2 (Ets) deve essere gestito meglio. Questo il succo dell’ultimo rapporto della Corte dei Conti Ue, che segnala "problemi con il quadro per la tutela dei permessi e con l’attuale implementazione del sistema". Il documento raccomanda la necessità di migliorare la regolamentazione del mercato e la vigilanza, in modo da aumentare la fiducia degli investitori e l’uso di Ets come strumento della politica ambientale dell’Ue.
Nel frattempo il Comitato delle Regioni (CdR), che rappresenta i 353 membri locali e regionali d'Europa, chiede che l’Ue e gli Stati membri riducano entro il 2030 del 50%, invece che solo del 40%, le emissioni di gas che provocano l’effetto serra, rispetto ai valori del 1990. È la posizione rilanciata dal presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru a Lione, dove in rappresentanza del CdR è intervenuto davanti alla platea della seconda e ultima giornata del World Summit on Climate and Territories, vertice mondiale sul Clima e territori che precede e prepara la Conferenza di Parigi sul Clima (COP21), prevista a dicembre.