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​Clima e suolo. Il ministro Orlando conferma a Ban Ki-Moon (Onu) l’impegno sulle emissioni

where New York (Stati Uniti) when Lun, 10/02/2014 who michele

Il Wwf appoggia il voto dell’Europarlamento contro le proposte della Commissione di Bruxelles, ritenute troppo deboli

Il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, nei giorni scorsi a New York, ha partecipato all'ottava sessione del gruppo di lavoro intergovernativo sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon.
All'ordine del giorno, l'impegno dell'Italia in qualità di presidenza di turno dell’Ue nel secondo semestre del 2014 e la gestione di appuntamenti internazionali quali il Foro Politico di Alto Livello sui Cambiamenti Climatici, la III Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite sulle piccole isole in via di sviluppo, i negoziati sui cambiamenti climatici, la definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e l’avvio dei negoziati sul Post-2015.
In materia di cambiamenti climatici uno dei primi appuntamenti che, come presidente di turno dell’Unione, l’Italia si troverà ad affrontare è l’evento di Alto livello sul Clima convocato dal segretario generale Ban Ki-moon che si terrà a New York il 23 settembre.
"L’Italia appoggia con grande convinzione questo vertice, sposandone in pieno gli obiettivi e le modalità”, ha detto il ministro Orlando a Ban Ki-Moon, annunciando anche il contributo finanziario del nostro Paese alla realizzazione del vertice.
Orlando si è detto particolarmente soddisfatto che all’incontro di vertice parteciperanno non solo capi di Stato e di Governo ma anche leader della finanza e dell’imprenditoria internazionale, così come rappresentanti di governi locali e della società civile.
"Crediamo in un dialogo multi-stakeholders, capace di creare le condizioni per l’identificazione e l’attuazione di soluzioni di sostenibilità. Da parte nostra, come rappresentanti dei Governi, abbiamo la responsabilità di fornire un quadro normativo solido e stabile che non solo garantisca, ma anche stimoli gli investimenti privati in sostenibilità."
Il ministro Orlando si è infine appellato a Ban Ki-Moon affinché le modalità con cui si svolge il negoziato sul clima possano, almeno in parte, trovare spazio nell’agenda dell’incontro di vertice.
"In linea con i target condivisi in ambito europeo per il 2030 - ha detto il ministro italiano - si può accelerare il processo di decarbonizzazione dell’economia attuando una serie di misure a livello globale, tra cui definire un programma di progressiva sostituzione di combustibili e tecnologie ad alto contenuto di carbonio; stabilire una carbon tax globale; permettere di superare le barriere tariffarie alla diffusione delle tecnologie a basse emissioni; assicurare la protezione della proprietà intellettuale a favore dei produttori delle tecnologie a basse emissioni; creare misure finanziarie e di cooperazione tecnologica di supporto alle economie emergenti e ai Paesi in via di sviluppo per realizzare le infrastrutture necessarie per modificare il sistema energetico".
Ban Ki-Moon ha ringraziato Orlando per l’impegno nell'azione di contrasto ai cambiamenti climatici e per il ruolo di leadership esercitato dall'Italia a livello internazionale su questo tema decisivo.
Nel frattempo a Roma il Wwf è intervenuto sulle decisioni di Bruxelles per le emissioni climalteranti. “Il Parlamento Europeo ha fortemente sostenuto obiettivi per il taglio alle emissioni di gas serra, per l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica che siano legalmente vincolanti per i singoli paesi. Facendo questo, gli europarlamentari hanno lanciato un segnale chiaro rispetto all’inadeguatezza delle recenti proposte della Commissione: queste ultime, infatti, non prevedono un target sull’efficienza energetica e riducono quello sulle energie rinnovabili ad un’applicazione dell’intera compagine europea”, ha osservato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia. “Il parlamento Europeo ha risposto alle deboli proposte su clima ed energia della Commissione Europea con proposte più adeguate alla realtà di quello che è necessario fare. - L’efficienza energetica e l’energia rinnovabile sono le soluzioni indispensabili per un futuro sempre più libero dai combustibili fossili, per contribuire e trainare l’obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti e per assicurare una vera sicurezza energetica; su questo proprio l’Europa non può avere ripensamenti. Un pacchetto integrato di target vincolanti per il 2030 permetterà all’Europa di ridurre la sua dipendenza dall’import volatile di energia, creare posti di lavoro nel settore dell’energia verde, produrre benefici per la salute dei cittadini europei e aiutare a difenderci dagli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici. Il pronunciamento del Parlamento Europeo, cioè dell’istanza democraticamente eletta, deve pesare nei prossimi Consigli dei ministri e dei capi di Stato e di Governo europei”.
 
 

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Incontro ministro ambiente italiano e segretario generale Onu
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