Contro l’uso di giacimenti di gas la Regione Lombardia impugna l’articolo 38 dello Sblocca Italia
Secondo il presidente Maroni, la legge viola i diritti costituzionali
"Abbiamo aderito alla richiesta fatta da associazioni ambientaliste quali la Fai, Mare Vivo, Wwf e Legambiente, per un'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale dell'articolo 38 del decreto Sblocca-Italia". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nella conferenza stampa dopo la riunione della giunta regionale a Palazzo Lombardia.
"Avevamo già deciso - ha aggiunto - di procedere a questa impugnativa, ma ovviamente siamo contenti di poterlo fare anche aderendo ad una richiesta in tal senso delle associazioni ambientaliste. Noi vogliamo tutelare l'ambiente consentendo lo sviluppo di attività economiche, ma solo e sempre in armonia con l'ambiente, e questo è anche il contenuto della legge contro il consumo del suolo che stiamo approvando in consiglio regionale, mentre questa norma che abbiamo impugnato va in senso opposto, perché impedisce alla Regione di controllare questi interventi".
"Noi - ha ricordato Maroni - avevamo già impugnato l'articolo 35 che era quello che consentiva al Governo di decidere di mandare i rifiuti in ogni Regione a prescindere dalla accettazione da parte delle Regioni stesse. Oggi abbiamo deciso di presentare un'impugnativa anche sull'articolo 38, riguardante l'attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, perché così come è stato approvato questo articolo lede gravemente le competenze regionali in materia, competenze attribuite alle Regioni dalla Costituzione e che non possono essere modificate dalla legge ordinaria".