L’Economia circolare ci premia – Eurostat, Italia tra le prime della classe
La quota di materiale recuperato e reintrodotto nell'economia è di oltre il 17% rispetto contro l'11,7% a livello europeo
L'Italia dell'economia circolare è tra le prime della classe in Europa, con una quota di materiale recuperato e reintrodotto nell'economia di oltre il 17% rispetto all'11,7% a livello europeo. Sono i dati aggiornati Eurostat sul monitoraggio dell'economia circolare, rilanciati in occasione della terza conferenza Ue sul tema che si è tenuta a Bruxelles con molti rappresentanti italiani.
La crescita per questo indicatore è più rapida nel nostro paese, dove si è passati dal 14,6% del 2012 al 17,1% nel 2016, mentre nell'Ue nello stesso periodo ha fatto registrare un progresso di meno di un punto percentuale.
Bene il tasso di riciclo dei rifiuti in generale, al 67% in Italia (dal 60% del 2010) contro il 55% dell'Ue (dal 53% del 2010), delle confezioni in legno (60% contro 39% europeo) e del materiale da costruzione (98% Italia, 89% Europa). Il nostro paese è indietro sui rifiuti elettronici, che sono recuperati in una quota del 34,4% rispetto al totale, contro un dato Ue del 42,4%.
Un dato continua tuttavia a preoccupare: nonostante questi elevati tassi di riciclaggio, in media solo il 12% delle risorse utilizzate nell'UE nel 2016 proveniva da prodotti riciclati e materiali recuperati. L'indicatore del tasso di utilizzo circolare dei materiali, che misura il contributo dei materiali riciclati alla domanda complessiva, è più basso rispetto ai tassi di riciclaggio, che misurano la quota di rifiuti riciclati.