Le grandi paure. La storia della perdita (che non è una perdita) dalla centrale nucleare cinese
L’allarme della settimana scorsa non corrispondeva a un’avaria: è una condizione ricorrente in quel tipo di tecnologia atomica
Nessuna anomalia o perdita di radiazioni è stata rilevata fuori dal reattore ad acqua pressurizzata della centrale nucleare di Taishan, nella provincia meridionale del Guangdong. Lo hanno reso noto le autorità di protezione ambientale del Paese. Il Ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente ha così risposto al recente rapporto della Cnn sulla situazione dell'impianto, sottolineando che le due unità nucleari di progettazione francese hanno funzionato in modo sicuro e stabile.
La centrale atomica
Messo completamente in funzione per uso commerciale nel 2019, l'impianto di Taishan usa una tecnologia di derivazione francese (un’evoluzione del reattore Epr) ed è gestito da una joint venture costituita da China General Nuclear Power Corporation, dal fornitore di energia francese Eléctricité de France e da Guangdong Energy Group, e ogni unità ha la potenza di 1.750 megawatt.
Con le sue due unità a meno di 200 chilometri da Hong Kong, è il primo al mondo a far funzionare i reattori nucleari Epr di nuova generazione sviluppati da Edf, basati su un progetto ad acqua pressurizzata soggetto ad anni di ritardi in piani europei simili in Gran Bretagna, Francia e Finlandia. La Cina possiede decine di centrali nucleari posizionandosi al terzo posto al mondo, dopo Stati Uniti e Francia, con investimenti per miliardi di dollari a sostegno del suo settore dell'energia atomica, ancora giovani nel confronto con le altre nazioni.
La tecnologia ad acqua pressurizzata
Le barre di combustibile nucleare dei reattori ad acqua pressurizzata contengono al loro interno pastiglie di combustibile molto compatte, nelle quali durante le reazioni si sviluppano gas nobili come xeno e argo. A volte le pastiglie si screpolano e ne escono i gas nobili, i quali ovviamente restano catturati all’interno delle barre. È meglio se durante l’utilizzo le pastiglie non si screpolano, in modo che i gas nobili vengano trattenuti all’interno delle pastiglie, altrimenti più difficili da trattare nei cambi di carica di combustibile.
L’allarme
La vicenda intorno a Taishan è stata riportata per prima dalla Cnn, la tv di Atlanta, secondo cui il governo degli Stati Uniti stava valutando un rapporto su una perdita dalla centrale su segnalazione dell'operatore francese Framatome relativo a un "problema di prestazioni".
Subito dopo, il colosso energetico francese EDF, che controlla Framatome, aveva anche parlato di accumulo di gas nel reattore numero 1 di Taishan a causa del deterioramento del rivestimento di alcune pastiglie di combustibile di uranio.
EDF aveva anche riferito di essere stata informata per la prima volta del problema delle barre a ottobre, ma di aver appreso dell'accumulo di gas solo sabato.
Le dichiarazioni ufficiali
Il Governo cinese ha dichiarato che c'è stato un aumento del livello di radioattività del refrigerante del circuito primario nell'unità numero 1 a causa di presenza di questi gas. Il livello di radioattività è ancora entro i limiti tecnici, e ha garantito il funzionamento sicuro dell'impianto. Circa cinque delle oltre 60.000 barre di combustibile dell'unità numero 1, ovvero meno dello 0,01% del totale, potrebbero essere screpolate, ma secondo il ministero cinese dell’ambiente si tratta di una cifra molto al di sotto del rapporto massimo progettato dello 0,25%. L'aumento della radioattività è "entro l'intervallo consentito al funzionamento stabile" per le centrali nucleari e "non vi è alcun problema di dispersione radioattiva nell'ambiente": in tal modo si negano le affermazioni riportate dalla Cnn secondo cui i limiti di legge per i valori della radioattività sarebbero stati alzati per consentire il funzionamento dell'impianto. Le autorità cinesi hanno anche aggiunto che i livelli di radiazioni sono "normali, a livello di fondo, e non ci sono perdite".