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La guerra del combustibile dai rifiuti. A Piacenza i comitati pronti a ricorrere contro il Tar

where Piacenza when Lun, 18/01/2021 who roberto

Dopo la sentenza Carbonext, i comitati contro il Css nell’impianto Buzzi Unicem studiano di fare appello al Consiglio di Stato

Dopo la sentenza con cui il Tar del Laziocarbonext.jpg ha dato ragione alla Regione Emilia Romagna e alla cementeria Buzzi Unicem di Vernasca, ora i comitati dell’alta Valdarda e la Legambiente valutano se appellarsi al Consiglio di Stato per fare ricorso. La questione riguarda il Carbonext, cioè il combustibile solido secondario ricavato dalla selezione di rifiuti. La cementeria Buzzi Unicem ha chiesto l’autorizzazione a utilizzare questo combustibile in sostituzione del pet coke, il coke di petrolio. Circa 180 cittadini di Castellarquato, Lugagnano, Vernasca e Morfasso hanno contestato l’autorizzazione e hanno fatto ricorso al Tar del Lazio, il quale nei primi giorni di gennaio ha dato ragione al cementificio e torto ai cittadini che lo contestavano. Contro  alla sentenza del Tar del Lazio i rappresentanti, “con i pochi mezzi da privati cittadini e semplici volontari” continueranno “ad impegnarsi per il futuro dei nostri territori e di chi li abita e li abiterà. Valuteremo quindi approfonditamente la sentenza per decidere se l’appello in Consiglio di Stato possa risultare utile a questo scopo”.

Secondo i comitati, “il cementificio di Vernasca, come numerosi altri su tutto il territorio nazionale, potrà continuare a bruciare Css ottenuti da rifiuti, sia urbani che speciali, alla stregua di altri combustibili, ovvero senza essere soggetto alle norme e regolamenti sull’incenerimento dei rifiuti stessi. Il che viene confermato dalla sentenza rappresentare un miglioramento anche per quanto riguarda le emissioni di inquinanti (laddove, peraltro, l’unico termine di paragone considerato è il pet-coke, come se ad esso non ci fossero ulteriori alternative, benché si tratti probabilmente del peggiore tra i combustibili fossili, a sua volta rifiuto tossico nocivo fino al 2002, e poi anch’esso ‘sdoganato’ per legge), miglioramento conforme alle politiche europee per la promozione dell’Economia Circolare”.
Secondo la sentenza del Tar, invece, il Css è pienamente regolato e ha un impatto ambientale inferiore rispetto al  pet coke. Le “variazioni negative” sostenute dai comitati, dicono i magistrati nella sentenza, “sono smentite dal rilievo effettuato a processo avviato”.  

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carbonext
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