Inquinamento elettromagnetico: sorpresa, a disorientare i migratori sono i piccoli apparecchi
Studio sui pettirossi dell'università tedesca di Oldenburg: marginale l’effetto delle grandi antenne e delle linee di alta tensione
L'inquinamento elettromagnetico generato dalle città ostacola il senso dell'orientamento del pettirosso, che come tutti i passeracei, si orienta grazie al campo magnetico terrestre: è quanto risulta da uno studio dell'università tedesca di Oldenburg. I principali "colpevoli" tuttavia non sono solo le antenne di telefonia mobile ad alta frequenza o le linee ad alta tensione, ma soprattutto i segnali radio in onda media e quelli emessi dai normali apparecchi elettronici. A mettere fuori uso la "bussola naturale" dei pettirossi (una specie migratoria) sono sufficienti valori molto bassi del campo magnetico su un ampio spettro di frequenze: il fenomeno, secondo lo studio, riguarda soprattutto i centri urbani dato che altri pettirossi studiati immediatamente fuori dai confini della città hanno dimostrato di potersi orientare perfettamente.