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I laghi soffocano, sempre più metano e meno ossigeno. Allarme in Veneto. Un piano in Lombardia

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 25/01/2021 who roberto

Rischi per le piante acquatiche e i pesci. Gli interventi sono locali, ma serve un piano europeo. In Lombardia approvati i criteri e le modalità di finanziamento, le domande via pec entro il 30 marzo

In Veneto, in Lombardia e in altre zonelaghi-revine-estate_0.jpg si stanno riscontrando nei laghi nei bacini idrici forti diminuzioni delle concentrazioni di ossigeno disciolte nelle loro acque; secondo diversi studi, questo fenomeno aumenterebbe la concentrazione di metano, contribuendo al cambiamento climatico. In alcuni laghi, come i laghi di Revine vicino a Vittorio Veneto nel Trevisano, si sta verificando il fenomeno della deossigenazione. L’ossigeno è un elemento indispensabile per tutta la vita acquatica e la sua carenza produce effetti estremamente dannosi per la flora e la fauna dell’ecosistema lacustre. Un apporto insufficiente di ossigeno nelle acque profonde può causare la perdita di spazi vitali per i pesci. Il drastico aumento dell’eutrofizzazione, ovvero l’incremento della produzione di alghe, comporta la generale degradazione della qualità dell’acqua.

 
Un piano da 20 milioni in tre anni
La Giunta della Regione Lombardia ha approvato i criteri per il finanziamento degli interventi in materia di tutela e risanamento delle acque lacustri. 20 milioni in tre anni (2021-2023) a favore dei laghi e della biodiversità, del recupero delle sponde lacuali e per azioni di disinquinamento delle acque e di acquisto dei battelli spazzini sul territorio lombardo.
Le risorse, a valere sulla l.r. n. 9 del 2020, saranno distribuite in 3 anni: 5 milioni nel 2021, 12,5 milioni nel 2022 e 2,5 milioni nel 2023. E suddivise nei seguenti interventi: 3 milioni su laghi e biodiversità, 15 milioni per recupero sponde lacuali e azioni di disinquinamento delle acque e 2 milioni per i battelli spazzini.
 
I dettagli del finanziamento

Ai provvedimenti sono interessati Province, Comuni con autorità di bacino lacuale, comunità montane, unioni di Comuni e anche enti gestori delle aree protette delle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Città metropolitana di Milano, Mantova, Varese e Sondrio.
Le domande di finanziamento dovranno essere presentate entro il 30 marzo tramite pec (ambiente_clima(at)pec.regione.lombardia.it) alla direzione generale Ambiente e Clima. Dovranno allegare progetto ed eventuali studi a supporto, indicando le criticità da risolvere e i benefici che si attendono. Lo stesso soggetto beneficiario può fare domanda su più linee di finanziamento.
La priorità di finanziamento sarà attribuita a interventi con progettazioni sviluppate almeno a livello definitivo, in particolare a quelli che presentano una maggiore percentuale di cofinanziamento. In subordine a quelli che rispondono a specifiche misure dei Piani di gestione delle aree Natura 2000 o agli interventi previsti dal Prioritized action framework (Paf) regionale. In caso di più progetti che rispondono a tali requisiti, la priorità sarà riconosciuta all'intervento di importo più ridotto, in modo da favorire il finanziamento del maggior numero di progetti possibile.
 
Il commento dell’assessore
"Questo piano triennale - spiega l’assessore lombardo all’Ambiente, Raffaele Cattaneo - costituisce una tangibile testimonianza dell'impegno della Regione, e in particolare dell'assessorato all'Ambiente, a contrastare l'inquinamento e a risanare i nostri laghi. Le nostre azioni sono un ulteriore tassello di questo impegno complessivo. Miriamo in particolare a salvaguardare le acque e a risanare gli ambienti lacustri, ma anche a migliorare la funzionalità ecologica delle sponde e a contrastare la perdita di biodiversità, causata dalla diffusione di specie esotiche invasive. Finanziando l'acquisto dei battelli spazzini, da ultimo, vogliamo rendere più fruibili le aree di interesse pubblico come porti, approdi e darsene, dove la navigazione spesso è ostacolata da alghe o tronchi".
 
L’allarme di un europarlamentare leghista
“Bisogna intervenire presto e in sinergia, per questo ho chiesto che l’Europa faccia la sua parte: deve attivare un monitoraggio dei livelli di ossigeno ma, non solo, deve anche destinare contributi economici per combattere la deossigenazione al fine di preservarne la flora e la fauna”, dice l’europarlamentare della Lega Gianantonio Da Re, firmatario dell’interrogazione presentata alla Commissione Europea.

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