Legno sporco. Le aziende non sanno quanto impattano sulla deforestazione
Un report rileva che il 70% delle 1.500 aziende prese in esame e che sono state individuate tra le principali cause della deforestazione a livello globale non ha fornito una stima accurata del loro impatto ambientale
La maggioranza delle grandi aziende non comunica in modo trasparente l'impatto delle loro attività sulla deforestazione globale, oltre a non adottare misure adeguate a favore della salvaguardia delle foreste. Questo è quanto emerge dal nuovo report pubblicato da Cdp, la piattaforma globale di rendicontazione ambientale che ogni anno raccoglie dati ambientali da oltre 7mila aziende.
I dati sulla deforestazione
I dati rivelano che sono oltre 1.500 le aziende che hanno un impatto significativo sulla deforestazione o che possono incorrere nel rischio di deforestazione ambientale e che nel 2018 sono state invitate da investitori e grandi organizzazioni di acquisto per comunicare informazioni circa l'attenzione alle foreste attraverso la piattaforma di reporting di Cdp. Ciò nonostante, il 70% non l'ha fatto, rifiutando di fornire maggiori dettagli sui principali elementi responsabili della deforestazione: legno, olio di palma, allevamenti di bestiame e soia. Tuttavia, più di 350 aziende hanno rifiutato di rispondere sul triennio 2018-2016, tra cui i principali marchi di consumo. Per esempio si può citare l'acquisto di olio di palma per realizzare i cioccolatini, così come il cuoio per le scarpe, la carta per le scatole della pizza e il legno per i mobili. A ciò si aggiunge che le aree forestali vengono continuamente messe a rischio dall'allevamento intensivo di bestiame, ma anche dall'agricoltura stessa. Il nuovo rapporto di Cdp rivela che la trasparenza aziendale sulla deforestazione (con un tasso di divulgazione del 30% nel 2018) è in netto ritardo rispetto ad altre questioni ambientali come il cambiamento climatico e la sicurezza idrica (entrambe stabili al 43%). L'importanza di preservare le foreste non è fondamentale solo per scongiurare danni di business a livello aziendale, bensì anche come strumento risolutivo per combattere il cambiamento climatico e rassicurare le crescenti preoccupazioni di investitori, acquirenti e consumatori.
Il rapporto Cdp
Nel 2018 un totale di 306 aziende ha collaborato con CDP condividendo i propri rapporti di sostenibilità fornendo dettagli sulla provenienza di legno, olio di palma, bestiame e / o soia, indicando le misure intraprese per combattere la deforestazione all'interno delle loro catene di approvvigionamento. Analizzando le risposte di queste aziende, il report rivela che le iniziative sono insufficienti per risolvere il problema della deforestazione. Tuttavia, è interessante osservare come il danno reputazionale del brand derivante dalla deforestazione sia indicato come il rischio di gran lunga più frequente. Circa un quarto (24%) delle società non intraprende affatto o adotta misure circoscritte per combattere la deforestazione, ad esempio concentrandosi su una singola categoria merceologica senza rendere più sostenibile le altre merci che attraversano la propria catena di approvvigionamento.
Il rapporto con i fornitori
I dati confermano, inoltre, che oltre un terzo delle aziende non sta lavorando con i propri fornitori al fine di ridurre il proprio impatto ambientale sulle foreste. Ciò è emblematico di un divario critico, in quanto la deforestazione è quasi sempre un problema di filiera, ad eccezione di quei casi in cui la società sia un produttore diretto. Complessivamente, le aziende riportano perdite potenziali per un valore di 30,4 miliardi di dollari dovute all'impatto dei rischi da deforestazione, tra cui danni reputazionali, cambiamenti normativi e catastrofi naturali come incendi e cattivi raccolti. Eppure, tutto ciò è solo la punta dell'iceberg, in quanto circa un quarto delle aziende prevede una stima quantitativa delle potenziali perdite. Inoltre, i dati mostrano che quasi un terzo delle aziende non include le problematiche relative alla deforestazione nel processo di valutazione del rischio. Tuttavia, tra le aziende che ne prendono atto, quasi tutte (92%) confermano rischi sostanziali, suggerendo che il rischio aziendale e l'impatto finanziario associati alla deforestazione siano sottostimati.
Il rapporto completo è disponibile a questo link: www.cdp.net/en/research/global-reports/the-money-trees