Mare senza pace: al largo di Gorgona (Livorno) ancora 72 fusti tossici
Le sostanze pericolose sono state disperse in mare dall’eurocargo Venezia un anno fa. La campagna “Togliete quei bidoni” consegna quattromila firme al ministero dell’Ambiente per farli rimuovere
I promotori della campagna “Togliete quei bidoni” hanno consegnato al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, le quattromila firme raccolte. Il merito è la vicenda dei fusti tossici dispersi in mare un anno fa dall’eurocargo Venezia al largo dell’isola di Gorgona (Livorno).
Insieme alle firme, una lettera per spiegare l’iniziativa: “Dei 198 fusti contenenti sostanze tossiche, 72 restano ancora sui fondali – si legge nel documento – e la vicenda non può chiudersi così perché anche il mare ha i suoi diritti”. “Queste firme sono sicuramente utili – ha detto il ministro – e soprattutto danno un punto di riferimento che rafforza il dialogo tra il ministero e le istituzioni”. In rappresentanza dei promotori a consegnare le firme a Clini c’erano Francesco Gazzetti e Marco Solimano, accompagnati dal senatore livornese Marco Filippi.
Sulla prospettiva di riprendere le ricerche dei 72 bidoni mancanti il ministro ha risposto: “È una delle problematiche che stiamo affrontando, tenendo conto anche della responsabilità della compagnia”. Ha poi auspicato di poter “imporre delle regole e dei vincoli più stringenti per il trasporto in mare delle merci”.
I fusti dispersi si trovano in un fondale particolarmente prezioso, a qualche miglio dal mare protetto di Pianosa e in pieno Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos. Anche la giunta regionale della Toscana ha rinnovato il proprio impegno “a proseguire risolutamente nell’azione di coinvolgimento del governo, perché partecipi a recuperare e mettere in sicurezza i bidoni, e a far sì che i costi siano addebitati ai responsabili e non ricadano sulla collettività”.