Il Minambiente è morto, viva il Mite. Il ministro Cingolani: “Una sfida imponente, abbiamo poco tempo”
Assorbite le competenze energetiche dello Sviluppo economico. “Parte un percorso di costruzione che vede il governo intero impegnato nella realizzazione di questa nuova visione”
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge “Ministeri”, che riorganizza competenze e strutture di alcuni dicasteri. Nasce ufficialmente con tale provvedimento il ministero della Transizione ecologica (Mite), che sostituisce il ministero dell’Ambiente. Ampio l’ambito di azione del nuovo ministero. Assorbe tutte le competenze del ministero dell’Ambiente ma anche alcune delle competenze chiave nel processo della transizione ecologica, inerenti principalmente al settore dell’energia. In quest’ottica è previsto il passaggio nella nuova struttura di alcune direzioni del ministero dello Sviluppo economico.
Il commento di Cingolani
“Oggi il Consiglio dei ministri ha decretato la nascita del Mite, il ministero della Transizione ecologica - commenta il ministro Roberto Cingolani - e parte quel percorso di costruzione che vede il governo intero impegnato nella realizzazione di questa nuova visione. Tutte le politiche afferenti a questo obiettivo primario faranno riferimento al Mite: quella energetica, delle emissioni, lo sviluppo sostenibile, la mobilità green, le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici. Senza dimenticare la missione storica del ministero: la valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema, la conservazione delle aree naturali protette e della biodiversità, l’economia circolare, le bonifiche, la difesa del territorio e la lotta ai danni ambientali. È una sfida imponente, e tutto il Governo è impegnato a lavorare per portarla a termine. Abbiamo davanti a noi poco tempo per vincerla, ce lo dicono i dati scientifici sui cambiamenti climatici”.
La virtù della Mitezza
“Infine - conclude il ministro - voglio porre l’accento sul nuovo acronimo del ministero: Mite. La mitezza è la virtù perduta che va recuperata e che indica il modo in cui intendiamo operare: puntare sulla forza degli argomenti e sulla consapevolezza della sfida ambientale e sociale, confrontandosi con grande apertura, avendo a cuore le future generazioni ”.