Nomine. Alessandro Modiano scelto come inviato speciale per il cambiamento climatico
La decisione è dei ministri Di Maio e Cingolani. Modiano, che ha ricoperto incarichi in diverse rappresentanze italiane all’estero, dal 2018 era uno dei direttori alla Farnesina
Alessandro Modiano è stato nominato Inviato Speciale per il Cambiamento climatico dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio e dal Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani.
Il peso della diplomazia climatica
La decisione di dotarsi di un Inviato Speciale per il clima deriva dal peso sempre maggiore della diplomazia climatica, componente ormai fondamentale della politica estera dell’Italia e dell’Unione Europea, e dal ruolo da protagonista a livello internazionale assunto dall’Italia con la Presidenza del G20 e la partnership della Presidenza del Regno Unito della COP26. L’Inviato Speciale per il Cambiamento climatico, scelto dal ministro della Transizione Ecologica come Direttore Generale per l’attività europea e internazionale del MiTE, svolgerà un’importante azione di raccordo tra i due ministeri e sarà il riferimento per la dimensione esterna delle politiche di contrasto al cambiamento climatico delle varie Amministrazioni italiane.
“Con la nomina di un Inviato Speciale per il Clima, l’Italia conferma il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici e la volontà di rinsaldare la sua leadership su uno dei temi decisivi per la sopravvivenza del nostro Pianeta così come lo conosciamo”, ha commentato il Ministro Di Maio. Per il ministro Cingolani, "questa nomina rafforza ulteriormente la leadership dell'Italia nella lotta ai cambiamenti climatici e rappresenta un ulteriore importante strumento con il quale il nostro Paese può affrontare l'emergenza del riscaldamento globale. In quest'ottica, la collaborazione MiTE MAECI emerge come un'opportunità straordinaria all'interno di una partita di portata mondiale".
Chi è Modiano
Modiano, 57 anni, si è laureato in Scienze politiche alla Sapienza di Roma. È entrato in diplomazia nel 1992 e dal 1995 ha prestato servizio presso la Presidenza della Repubblica al segretariato generale presso l’Ufficio affari diplomatici. Ha ricoperto incarichi in diverse rappresentanze italiane all’estero: Santiago del Cile, Buenos Aires, Pretoria e Il Cairo. Dall’agosto del 2018 è diventato vice direttore generale alla Farnesina per la mondializzazione e direttore centrale per le questioni globali.