Le notizie, quelle brutte. Stime Eurostat, le emissioni Ue di CO2 crescono del 6,3%, l’Italia +10,6%
I dati del 2021 risentono però del confronto con il 2020, l’anno della fermata sanitaria. In testa la Bulgaria (+18%). Emissioni in calo solamente in Portogallo e Finlandia
L’anno scorso, con la ripresa delle attività dopo la fermata sanitaria del Covid, le emissioni europee di anidride carbonica dovute ai combustibili fossili sono aumentate di 6,3% rispetto al 2020. Lo riferisce l’Eurostat, l’ente statistico dell’Unione europea, il quale ha sottolineato che le emissioni di CO2 sono aumentate nel 2021 in quasi tutti gli Stati membri dell'Ue, con l'incremento maggiore registrato in Bulgaria (+18%), seguita da Estonia (+13,1%), Slovacchia (+11,4%) e Italia (+10,6%).
Gli unici due paesi in cui si è registrato un calo sono il Portogallo (-5,5%) e la Finlandia. Un incremento - sottolinea Eurostat - dovuto principalmente al crescente utilizzo di combustibili fossili solidi. Le emissioni di CO2 derivanti dall'uso dell'energia rappresentano circa il 75% di tutte le emissioni di gas serra di origine umana nell'Ue.