Nucleare. La Francia prepara il terzo deposito di scorie
Storia di come si riconquista il consenso locale
La Francia, con due depositi già in esercizio (di cui uno, quello di Manche, già esaurito con 524mila metri cubi di rifiuti), ha individuato a Bure, nella Lorena, il luogo che ospiterà il deposito geologico per lo stoccaggio dell'alta attività per le scorie che vengono prodotte dai 58 reattori atomici in funzione.
Il deposito nucleare ora in uso si trova a l'Aube, nel dipartimento Champagne-Ardenne, avviato nel ’92. Gli impianti francesi sono gestiti dall'Andra (Agence Nationale pour la gestion des déchets radioactifs), che conduce 12mila analisi l’anno su aria, acqua, sottosuolo e prodotti agricoli.
Il deposito dell’Aube aveva avuto un’accoglienza negativa. I 21 Comuni della zona, in cui abitano 3mila persone, si oppose. Fu indetto un referendum al quale l'80% degli abitanti si espresse contro il progetto.
Fu necessaria una campagna informativa, fu fatto un confronto continuo con la popolazione secondo i criteri del débat publique.
Alla fine il risultato è stato ribaltato.
Ricorda Philippe Lievre, sindaco di Juzanvigny, che l’Andra “ha insistito sull'informazione e la trasparenza e ha spiegato ai cittadini come i rifiuti, venivano deposti, manipolati e stoccati. Sappiamo che il rischio zero non esiste ma è minimo. Era necessario rassicurare la popolazione. E dopo alcuni anni la popolazione è stata rassicurata". È anche partito il turismo.