Oceani. Oltre sei miliardi di euro in arrivo da Stati europei e privati
Impegni per la difesa e una migliore gestione delle attività marine. La Commissione europea ha annunciato iniziative per oltre 550 milioni di euro. Programmi e aziende coinvolte
Ammontano in totale a oltre sei miliardi di euro gli impegni per proteggere gli oceani, annunciati in occasione della conferenza internazionale "Our Ocean", organizzata a Malta dalla Commissione europea. Lo ha reso noto la Commissione nel secondo giorno di lavori. Il risultato, proveniente da Stati e privati, è andato ben oltre il miliardo preventivato.
Durante la conferenza, organizzata congiuntamente a Malta dall'Alta rappresentante vicepresidente Federica Mogherini e da Karmenu Vella, commissario per l'Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, la Commissione europea ha annunciato iniziative finanziate dall'Ue per oltre 550 milioni di euro per far fronte alle minacce globali riguardanti gli oceani.
Gli impegni annunciati a Malta dalla Commissione e dagli altri soggetti pubblici e privati provenienti da più di 112 paesi di tutto il mondo hanno superato i 6 miliardi di euro. Le risorse saranno investite per rinvigorire la lotta contro l'inquinamento marino e ampliare le zone protette, migliorare la sicurezza degli oceani, promuovere le iniziative a favore dell'economia blu e della pesca sostenibile e intensificare l'impegno dell'Ue contro i cambiamenti climatici, in linea con l'accordo di Parigi e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. I partecipanti hanno inoltre annunciato la creazione di nuove zone marine protette che si estendono su una superficie di oltre 2,5 milioni di km², corrispondente a più della metà dell'Unione europea.
L'elenco completo degli oltre 400 impegni registrati (36 assunti dall'Ue, oltre 200 dai governi dei paesi terzi, più di 100 dalle imprese e molti altri da ONG, fondazioni, istituti di ricerca e organizzazioni internazionali) è disponibile online.
Le dichiarazioni: Timmermann - Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "La Commissione europea ha dimostrato con promesse concrete il suo forte impegno a favore della sostenibilità, della sicurezza e della prosperità dei nostri oceani. Se gli oceani sono a rischio vuol dire che anche noi lo siamo, perché gli oceani nutrono il nostro pianeta e i popoli che lo abitano e ci uniscono ai nostri partner di tutto il mondo."
Le dichiarazioni: Mogherini - L'alta rappresentante vicepresidente Federica Mogherini ha dichiarato: "Il mare è un bene comune globale. È il nostro oceano perché appartiene all'umanità, ad ogni essere umano. Tutti siamo responsabili della protezione di questo bene comune, dobbiamo custodirlo come un bene prezioso ed evitare che si trasformi in una minaccia. L'Unione europea ritiene che un mondo globalizzato richieda una governance globale più cooperativa. Noi crediamo nella forza della diplomazia e ci investiamo - crediamo e investiamo nella forza delle regole comuni e delle istituzioni internazionali. È difficile, addirittura impossibile, immaginare una governance globale senza una governance degli oceani basata sulla cooperazione".
Le dichiarazioni: Vella - Il commissario Karmenu Vella ha dichiarato: "Tre anni fa il Presidente Juncker mi ha chiesto di delineare il ruolo che poteva svolgere l'UE nella gestione globale degli oceani. Penso che, insieme, siamo riusciti a definirlo. Le nostre politiche che riguardano la terra, ad esempio il nostro impegno per l'economia circolare e la riduzione dei rifiuti di plastica, e quelle che riguardano il mare, ad esempio in materia di inquinamento marino, aree protette e sfruttamento dell'energia pulita generata dagli oceani, lo dimostrano chiaramente. L'Unione europea sta guadagnando rispetto e ispira l'azione in tutto il pianeta".
Le dichiarazioni: Mimica - Il commissario Neven Mimica ha dichiarato: "Questi due giorni ci hanno permesso di concretizzare gli impegni che abbiamo assunto in materia di sviluppo sostenibile degli oceani. I piccoli pescatori di tutto il mondo hanno più possibilità di pescare in modo sicuro, legale e sostenibile. Le catene alimentari sono più sicure, le zone costiere più protette. La nostra azione in materia di cambiamenti climatici si fa concreta. Per molti dei nostri partner dei paesi in via di sviluppo, la governance sostenibile degli oceani significa la possibilità di sopravvivenza. Il cammino da percorrere è ancora lungo, ma ci stiamo muovendo nella direzione giusta".
Le adesioni a Our Ocean - La conferenza Our Ocean ha riunito soggetti pubblici e privati dei sei continenti, che hanno sposato collettivamente la causa del miglioramento della governance degli oceani e del loro uso sostenibile. Gli impegni dell'Ue si estendono ben oltre i confini geografici e mirano a promuovere un utilizzo internazionale sostenibile degli oceani in tutto il mondo, concentrandosi in particolare sui paesi in via di sviluppo.
Per la prima volta, la conferenza ha registrato impegni significativi da parte di imprese del settore privato, tra cui Airbus, Unilever, Procter & Gamble, PepsiCo, Marks & Spencer, Carrefour, Royal Caribbean Cruises, AXA, Sky e tante altre.
I temi discussi - Nelle conferenze precedenti, organizzate dai governi degli Stati Uniti (2014, 2016) e del Cile (2015), i partecipanti hanno assunto un'ampia gamma di impegni ed hanno promesso di investire miliardi di euro.
Nel quadro della conferenza Our Ocean 2017 sono stati affrontati i temi delle zone marine protette, della sostenibilità della pesca, dell'inquinamento marino e dei cambiamenti climatici. Quest'anno la Commissione europea ha inoltre introdotto i temi dell'economia blu e della sicurezza marittima. La conferenza ha indotto i partecipanti di tutto il mondo ad assumere impegni significativi. Puntando su impegni, partenariati e iniziative di alto livello, l'Ue continua a stimolare e ispirare gli sforzi degli altri attori internazionali, ad esempio per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030. La conferenza va inoltre ad integrare l'iniziativa dell'Ue sulla governance internazionale degli oceani, che definisce un programma sul futuro degli oceani di tutto il mondo, basato su 50 azioni concrete.